I premi della 46° Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro
CONCORSO PESARO NUOVO CINEMA 2010 – PREMIO LINO MICCICHÈ
EIGHTEEN di JANG KUN-JAE (Corea del Sud, 2009, 95’, HD, colore)
Motivazione: Con il suo debutto nel lungometraggio il giovane regista coreano Jang Kun-jae trasforma una pagina privata della sua formazione sentimentale in un racconto fresco, piacevole e sincero fino alla spudoratezza.
Il dolore, la malinconia, l'impotenza di una piccola catastrofe amorosa è narrata con la vertigine affettuosa di un tempo svanito ma non cancellato dalla sua memoria. Per i due protagonisti della storia, interpretata con trasporto e misura dai due attori, avere 18 anni è la più lacerante delle stagioni della vita. Il primo atto di un passato che non vuole passare.
Un passato dal quale ci si può allontanare grazie alla terapia del cinema.
ai miei anni di liceo, quando mi sono follemente innamora toma le cose non sono andate come volevo. Riposate in pace, anni dell’adolescenza”. (Jang Kun-jae)
PREMIO “PESARO CINEMA GIOVANE”
KISLOROD / OXYGEN di Ivan Vyrypayev (Russia, 2009, 75’, colore)
Motivazione: Nel film prendono vita, con un ritmo vivace ed a tratti alienante, punti di vista opposti ed allo stesso tempo convergenti di un uomo ed una donna, che cercano di dare ossigeno, senso alle proprie esistenze. La novità è palpabile nel convulso esercizio stilistico che tiene sulle spine lo spettatore, grazie ad un’eccellente fotografia, ad effetti di alto livello creativo, alla musica immaginifica che accompagna tutto il film, enfatizzando il contenuto ricco di spunti di riflessione sulla società post-moderna. Violentemente esplicito, quasi sovversivo, Oxygen parte da religiosi precetti universali per stravolgerli e rivisitarli, attraverso un’ottima interpretazione del cast, nel sapiente collage di attualità trasversale e stereotipi della cultura e della società russa.
MENZIONE SPECIALE
MIYOKO di Yoshifumi Tsubota (Giappone 2009, 86', 35mm, colore)
Motivazione: Per aver rappresentato, con maestria narrativa e grafica, la labilità del confine tra realtà e fantasia e per aver proposto, con acutezza estetica ed una poesia dal sapore orientale, il rapporto ossessivo tra l’artista ed il suo oggetto del desiderio. Affascinante e toccante, infine, è la sensibilità con cui viene messo in scena il convulso tentativo, da parte dell’artista Abe, di cristallizzare il tempo su autobiografici fumetti.
PREMIO AMNESTY ITALIA 2010, CINEMA E DIRITTI UMANI
PLENNYY / CAPTIVE di Aleksey Uchitel (Russia, 2008, 80’)
Motivazione: Per la singolare capacità espressiva con cui ha saputo raccontare il conflitto della Cecenia mettendo a nudo il pretestuoso infantilismo del pregiudizio etnico-religioso, ponendo l’accento sull’insensata e purtroppo necessaria brutalità della guerra, e soprattutto, per aver descritto con grande forza drammatica e introspettiva la condizione della prigionia in tutta la sua disumana assurdità.
BUDRUS di Julia Bacha (Israele, Palestina, Usa, 2009, 82’)
Motivazione: Per aver raccontato con coraggio e obiettività l’esemplare battaglia congiunta degli attivisti palestinesi e israeliani contro la costruzione del Muro nei Territori Palestinesi Occupati, fornendo un ritratto umano e profondo dei protagonisti, e descrivendo le ragioni delle parti in causa a tutto tondo e senza pregiudizi, contribuendo in tal modo a una prospettiva di speranza nella risoluzione del conflitto.
VINCITORI CONCORSO VIDEO L’ATTIMO FUGGENTE 2010
Primo Premio
OGNI COSA È ILLUMINATA di Alessandra Bucchi, dell’Istituto d’Arte Scuola del Libro di Urbino
Secondo Premio
LA RICERCA DELLA SERENITÀ di Diego Capomagi, dell’Accademia di Belle Arti di Macerata
Terzo Premio
SACRA CONVERSAZIONE N. 1 – 5 VIZI CAPITALI di Giovanni Piscaglia, di Pesaro, studente dell’Istituto Europeo di Design
28/06/2010, 08:23
Simone Pinchiorri