"Mondo Folle (Nostalgia)"; un noir sull'angoscia
e la paura di chi vive fuori dal giro che conta
L'unica strada è il malaffare. "
Mondo Folle (Nostalgia)" di
Fabio del Greco potrebbe essere un noir ambientato nella Los Angeles di Ellroy, dove la ricerca della soddisfazione passa obbligatoriamente attraverso l'ombra, e l'onestà paga, se paga, con una cambiale a lunga scadenza.
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Mondo Folle (Nostalgia)" parla di un uomo, Luca, che a Roma non riesce a trovare la sua strada, credendo poi di vederla tra le luci colorate, i drink e le minigonne dei locali notturni e di tutto ciò che gli gira intorno.
Tolti gli ostacoli, superato ogni blocco morale, Luca comincia a centrare i suoi obiettivi nel nuovo mondo, ma questi, immancabilmente portano con sé i guai e le storture che non ci si può non aspettare da quel tipo di frequentazioni.
Fabio Del Greco fa tutto da solo; produce, scrive, dirige, riprende e recita la parte di Luca riuscendo a realizzare un film che, con tutti i limiti del caso, riesce a farsi seguire come e più di molti film dal budget "ministeriale". Forse è un po' lungo, con scene non indispensabili nell'economia del racconto, ma riesce a rendere bene l'angoscia e la paura di chi vive fuori dal giro che conta, oggi in Italia.
Troppo ampi, spesso, gli spazi di silenzio tra le battute, vuoti che vanno oltre la pausa di riflessione e fanno perdere il senso del discorso. Ma del resto gli attori non professionisti, tranne alcuni, fanno già un grande sforzo ottenendo risultati più che soddisfacenti.
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Mondo Folle (Nostalgia)" non sarà un blockbuster ma di sicuro è il risultato di una onesta operazione personale che nulla chiede o pretende, ma che offre con chiarezza la propria voglia di fare cinema.
06/09/2010, 16:47
Stefano Amadio