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"Famille": la storia di un' epopea familiare


François Farellacci, al suo quinto film da regista, racconta in "Famille" uno spaccato della sua esistenza, ripercorrendo tramite racconti veri ed inventati, l’epopea della sua famiglia. "Capire ciò da cui provengo significa capire meglio me stesso, e forse liberarmi di parte dei fantasmi con i quali combatto ogni giorno", è questo l'intento dell'autore nel realizzare la sua opera, un documentario non facile dove anche i selinzi sembrano, dove gli sguardi ora seri ora scherzosi mostrano alla telecamera l'esistenza di un piccolo gruppo di persone, legate per lo più da una parentela, ma anche dall'affetto.

Farellacci compie un percorso a ritroso dai racconti di quando i suoi genitori abbandonarono la Corsica per trasferirsi in Italia per giungere ad oggi. Il tutto è ripreso nei gesti quotidiani dei protagonisti, negli stessi luoghi nei quali vive la famiglia dell'autore. Dalla narrazione emerge come la vita del nonno sia solo una successione di fatti, senza amore, emozioni, amicizie, un'esistenza quasi fredda ed indelebile, mentre i genitori sono più "emoziali", ed intravedendo una nuova partenza, ora da Milano, forse come una nuova salvezza.

15/10/2010, 15:50

Simone Pinchiorri