I premi della 3° edizione del Concorso nazionale “Roberto Gavioli”


I premi della 3° edizione del Concorso nazionale “Roberto Gavioli”
Primo Premio
Il richiamo del Klondike di Paola Rosà e Antonio Senter
Motivazione: Due storie parallele e succedanee in cui il passato si innesta nel presente e la storia nella modernità, in un racconto di forte efficacia e felicità narrativa. Con il supporto di fotografie d’epoca e con i toni di una ballata western, che coniuga il vitalismo di Jack London con la capacità di far riemergere la memoria di una microstoria dotata di una forte carica epicizzante, il documentario ripercorre il viaggio dei fratelli trentini Silvio e Clemente Boldrini, che a fine Ottocento presero parte alla leggendaria “gold rush” del Klondike e quello dei nuovi cercatori d’oro, interpreti di una nuova imprenditoria e di una nuova professionalità, nel segno di un’epica eroica e di un gusto dell’avventura che non sono mutati in una terra che rimane aspra e che conserva i valori della solidarietà. Il lavoro di Paola Rosà e Antonio Senter è stato apprezzato dall’intera giuria sia per i risultati a cui è giunto sia per la capacità di ricomporre con rigore e forte coinvolgimento i diversi tipi di materiali e i diversi piani storiografici, facendo emergere dal profondo una storia lontana nella quale riconoscere segni ed elementi della nostra identità.

Secondo Premio
Workers: rotte della globalizzazione di Tommaso D’Elia
Motivazione: Anche di questo documentario la giuria ha apprezzato la capacità di spingersi verso realtà lontane e sconosciute e sempre più legate all’economia globalizzata e a problemi che non possiamo continuare ad ignorare. Uno spaccato desolante delle periferie mondiali sommerse e omologate alla logica del mercato planetario. Il viaggio tra gli workers indiani inizia dal porto di Alang con i suoi 127 cantieri, il più grande bacino del mondo per lo smantellamento delle navi, sprovvisto di norme di sicurezza e senza presidio sanitario, e prosegue tra i lavoratori del cotone in Gujarat, tra i contadini del Bengala costretti a vendere le proprie terre alle multinazionali. L’opera alterna in modo efficace la descrizione di ambienti e processi lavorativi con le testimonianze di persone che cercano di correggere la folle macchina dello sviluppo in uno dei suoi epicentri più impressionanti.

Terzo Premio
Campania Burning di Andrea D’Ambrosio e Maurizio Cartolano
Motivazione: Un documentario di denuncia sociale in cui l’eloquenza visiva delle immagini è corroborata dalla lirica della musica di accompagnamento. La storia si sviluppa nell’arco di una giornata, il luogo simbolo è il ghetto di San Nicola Varco nel comune di Eboli, dove vivono accampati in condizioni disumane i braccianti extra-comunitari, i nuovi protagonisti del “cammino della speranza” che lavorano nelle campagne senza diritti e senza tutele. All’alba i lavoratori rispondono alla chiamata dei caporali, poi la dura vita nei campi, poi il ritorno nel ghetto. A fare da controcanto solo la solidarietà di un sindacalista. Sono passati cinquant’anni, ma in quel territorio nulla è cambiato, se non il colore del volto dei disperati. Il campo è stato di recente smantellato e i suoi ospiti sono diventati invisibili.

20/10/2010, 13:33

Simone Pinchiorri