Note di regia del documentario "Per chi Suona la Campanella"
Le vicende dei vari protagonisti sono state seguite lungo un arco temporale di 5 mesi, per un totale di 5 settimane di riprese. La troupe, che aveva come obiettivo quello di cogliere con leggerezza le varie situazioni che si trovano a vivere nonni e nipoti, è diventata progressivamente parte della classe e delle loro vite; ha fatto in modo che anziani e bambini convivessero con la presenza dell'obiettivo e si relazionassero nelle varie situazioni in maniera del tutto naturale. Insieme al maestro, gli autori hanno stabilito le lezioni ed i contesti in cui, di volta in volta, i protagonisti si sono trovati ad agire; ma l‟elemento di forza di tutto il film è divenuta l‟imprevedibile e meravigliosa spontaneità degli anziani e dei bambini. Il documentario ha una struttura narrativa che segue il ritmo delle stagioni: l‟inverno porta con se l‟inizio delle lezioni, le solitudini degli anziani e il silenzio del paese; la primavera scioglie la neve, fa amalgamare la classe e apre le porte delle case degli anziani ai bambini; l‟estate vede finalmente maturare il rapporto tra nonni e nipoti, in un crescendo di intimità che coinvolge tutto il paese.
Alessandro Di Gregorio