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Dal 13 al 23 dicembre 2010 a Roma la 5° edizione di
Le Città Visibili Film Festival deicata a Londra


Dal 13 al 23 dicembre 2010 a Roma la 5° edizione di Le Città Visibili Film Festival deicata a Londra
Giunto alla quinta edizione, Le Città Visibili Film Festival si presenta a un appuntamento ormai impossibile da rimandare. Capitale dai mille volti, modello difficilmente uguagliabile nella sua capacità di produrre cultura integrando gli stimoli più diversi, Londra è finalmente la protagonista della retrospettiva di quest’anno, e con essa oltre trenta titoli d’eccezione, scelti lungo un secolo di cinema.

Come in ogni edizione, infatti, il festival inizia il suo percorso dall’epoca del muto, attraverso rari film delle origini, come quelli contenuti nell’eccezionale documentario antologico "The Big Smoke", presentato in anteprima, o classici celeberrimi come "The Lodger - A Story of the London Fog", di Alfred Hitchcock, di cui ricorre quest’anno il trentennale della scomparsa.

Sempre di Hitchcock, sarà proiettata la versione muta di "Blackmail", restaurata dal British Film Institute e accompagnata dal vivo al pianoforte dal M° Antonio Coppola, secondo un appuntamento ormai tradizionale della manifestazione. L’evento, sostenuto dalla Fondazione Cinema per Roma, inaugurerà il festival e si svolgerà nello spazio prestigioso di Palazzo delle Esposizioni.

Il programma vuole inoltre focalizzarsi su un periodo decisivo come la seconda metà degli anni Cinquanta, che videro Londra al centro della nuova onda del Free Cinema, fucina di autori come Richardson, Reisz e Anderson. Per l’occasione, verrà anche riproposto integralmente il primo programma del Free Cinema del 1956, introdotto al pubblico dall’italiana Lorenza Mazzetti. Leggendaria figura di artista multiforme e cosmopolita, Mazzetti fu allora tra i firmatari del manifesto del movimento e autrice del film più importante del gruppo, Together.

Altri punti di forza della rassegna saranno l’esplorazione del profondo rinnovamento dei costumi avvenuto nel corso degli anni della Swinging London, e quella della nascita di un nuovo drappello di autori (Frears, Leigh, Loach) che segnerà a fondo la stagione della cosiddetta British Renaissance.

Le rarità da riscoprire (l’Hammer tardivo "Barbara il mostro di Londra", il piccolo gioiello "Refuge England" dell’ungherese Robert Vas, "Anni ’40" di John Boorman, il primo film di un allora sconosciuto Christopher Nolan, "Following") si alterneranno come sempre a titoli popolari di grande impatto ("The Elephant Man", "Un lupo mannaro americano a Londra"), fino ad arrivare ai nostri giorni con "London River" di Bouchareb, presentato in una proiezione speciale per non udenti e non vedenti realizzata in collaborazione con Cinema Senza Barriere.

La rassegna è promossa dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e dall’Associazione Culturale La Farfalla sul Mirino, in collaborazione con British Film Institute (Londra), British Council (Roma) e Fondazione Cinema per Roma.

01/12/2010, 17:50