La condizione delle donne tra la Bosnia-Erzegovina
e la Serbia raccontata da Andrea Foschi e Marco
Neri nel documentario "I Racconti della Drina"
Una battaglia vecchia cinquant'anni, condotta da chi non può e non vuole accettare che il ruolo della donna possa essere discriminato. E' una storia difficile quella che
Andrea Foschi e
Marco Neri hanno scelto di raccontare attraverso “
I Racconti della Drina”, in
concorso nella sezione “
Italiana.Doc” della ventottesima edizione del
Torino Film Festival.
La Drina è il fiume che passa per la penisola balcanica e rappresenta la linea di confine tra la Bosnia-Erzegovina e la Serbia e sono quelli i luoghi, segnati da antichi scontri bellici interni, in cui risiedono le storie di donne che vogliono tornare ad essere protagoniste nella vita. Immagini di repertorio in bianco e nero che mostrano vecchie manifestazioni, si vanno a mischiare a quelle a colori dei cortei contemporanei, ma ciò che non cambia sono le richieste che spingono le donne a scendere in piazza, che sia la sicurezza sul posto di lavoro o maggiore attenzione ai loro diritti. Dopo il periodo bellico dei primi anni '90, gli uomini hanno cominciato ad imporsi per ogni genere di scelta e le donne hanno cominciato a perdere gli spazi guadagnati nella ex Jugoslavia. Recuperarli sembrava difficile, ma lo spirito e la forza di volontà dei movimenti femministi ha spesso avuto la meglio, e oggi le donne in Bosnia possono provare a immaginare un futuro migliore.
Unica pecca di un documentario mosso da nobili intenti è il senso di spaesamento provocato da un montaggio confuso, che spesso mette insieme immagini tra loro sconnesse.
03/12/2010, 16:10
Antonio Capellupo