Una Bella Giornata per Checco Zalone
Evviva la commedia!
Checco Zalone non sarà Alberto Sordi ("
non sono neanche l'unghia di Sordi" ha detto in conferenza stampa), ma, con "
Che Bella Giornata" riesce a raccontare il nostro paese con la giusta schiettezza che fa gridare al "politicamente scorretto". Tra arabi terroristi, italiani incapaci, ignoranti e raccomandati, preti che si occupano di tutto fuorché della fede, si muovono a proprio agio sia Zalone sia il regista
Gennaro Nunziante.
La storia è semplice ma ben costruita con il protagonista Checco, pugliese trapiantato a Milano, che aspira a lavorare nel settore "sicurezza" e grazie agli agganci parrocchiali riesce a entrare in Duomo alle dipendenze del Vescovo. La sua carriera di "security man" nella sede e nel museo vescovile, comincia con una serie di pasticci colossali che costringono i prelati a trasferirlo sul tetto del Duomo, solo, a guardia della Madonnina.
Checco Zalone, grazie al suo ruolo e alla sua manifesta stupidità, è il tramite perfetto per portare a termine, a sua insaputa, un attentato proprio al simbolo della cristianità milanese. I terroristi arabi gli mettono alle costole una ragazza di bell'aspetto (
Nabiha Akkari) con lo scopo di far giungere il loro ordigno proprio ai piedi della statua dorata. Come da manuale Checco si innamora della ragazza e la introduce nella sua vita familiare che più meridionale non si può: battesimo interminabile, grandi abbuffate, miriadi di parenti, ma anche affetto e amicizia che le fanno, se non cambiare, almeno addolcire le sue idee sul nostro paese.
Detta così sembra facile, ma la qualità del film, il pregio e non il difetto è proprio nello svolgimento e nel carattere dei personaggi che di fronte agli argomenti "alti" si mostrano di una sincerità disarmante, divertente e non superficiale o retorica. Qualcuno si sentirà offeso, qualcun altro lo dirà pubblicamente (il politico sciocco di turno), ma di certo l'approccio con alcune tematiche, tipo le missioni di pace, è più sincero in questo film che in mille proclami governativi. Forse
Checco Zalone spinge troppo sugli strafalcioni linguistici, ma il personaggio riesce divertente e sincero. La Porsche Cabriolet a gas lo inquadra perfettamente sin dall'inizio. Ottima l'interpretazione degli altri attori, con in testa
Rocco Papaleo nei panni del padre di Checco, militare di ritorno dalla missione in medio-oriente. Sua la battuta: (riferito alla moglie) "
...un giorno che so' tornato e già mi manca la trincea".
"
Che Bella Gionata" uscirà in 600 copie (forse di più) il 5 gennaio 2011 distribuito da Medusa e sarà un altro passo, dopo "
Benvenuti al Sud" e "
La Banda dei Babbi Natale" verso la rinascita della commedia svincolata dai moribondi cinepanettoni.
02/01/2011, 19:16
Stefano Amadio