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Il ritorno del regista Stefano Calvagna con “Rabbia in Pugno”,
il suo nuovo film sceneggiato insieme a Giovanni Galletta


Stefano Calvagna: "Quest'opera mi riporta all’inizio della mia carriera, quando mi imposi con un film di genere che è il tipo di cinema che mi sento di riproporre. Questo progetto nasce da una lunga permanenza all’interno della mia casa a causa dei motivi che sono risaputi; a questo proposito i media hanno scritto e mi hanno giudicato solo sui” sentito dire”, ma non su una corretta lettura delle carte processuali". Giovanni Galletta: "Il film di Stefano è un action-movie, anche se è intriso dell’intimismo che mi sta a cuore raccontare nei miei film".


Il ritorno del regista Stefano Calvagna con “Rabbia in Pugno”, il suo nuovo film sceneggiato insieme a Giovanni Galletta
Sin dal primo film di Stefano Calvagna che ho avuto l’occasione di vedere, “L'Uomo Spezzato”, sono rimasto particolarmente colpito dal suo vivace e contagioso talento di fare cinema, dalla capacità di confezionare opere differenti l’una dall’altra ma sempre in grado di restituire, attraverso fatti di cronaca ma non solo, la realtà ogni giorno più fuori controllo del mondo contemporaneo. Così ho iniziato a sviluppare un desiderio silenzioso e personale; quello di lavorare anche come sceneggiatore per altri registi e per Stefano in particolare.

Per questo motivo, quando qualche mese fa Teresa Maliszewska, moglie del noto cineasta romano, mi ha contattato per dirmi che Stefano aveva piacere che scrivessi una sceneggiatura con lui, ho pensato che desiderare le cose e non confidarle finisce per portare bene. Da quel giorno è iniziata una lunga odissea per capire quale storia sarebbe stata più adatta raccontare per fare tornare al cinema nel modo migliore un personaggio come lui, un uomo reduce dall’inquietante vicenda che stava vivendo. E’ nato così “Rabbia in Pugno”, che sarà il tredicesimo lungometraggio di Stefano Calvagna ed il suo primo film la cui sceneggiatura sarà firmata non solo da lui ma anche da un altro autore, in questo caso il sottoscritto Giovanni Galletta.

Ho parlato di una lunga odissea anche perché, nel primo periodo di lavoro sulla sceneggiatura, a causa dei problemi che Stefano viveva, non ci era possibile né vederci né sentirci, e Teresa ci faceva da intermediario. Ora Stefano Calvagna ha ottenuto la semi libertà, ha riaperto l’ufficio della Poker Entertainment ed al più presto inizierà le riprese del film che abbiamo scritto insieme. Riguardo alla vicenda che ha vissuto e che gli ha cambiato la vita non mi sembra il caso di dilungarmi; da quello che ho letto però, le memorie che presto pubblicherà, posso dire che quello che ha passato è pazzesco.

Tornando a “Rabbia in Pugno”, dal mio punto di vista è stato piacevole impegnarsi in un’impresa completamente nuova; come co-sceneggiatore non avevo infatti mai scritto un film di genere, che a tratti è anche molto divertente. Primariamente a questo tipo di opera cinematografica è infatti riconducibile il lungometraggio che Stefano inizierà presto a girare. Poi certo, mentre rileggevo qualche settimana fa la sceneggiatura del film, sorridevo spesso; la trovo infatti un ottimo mix tra l’action movie di cui Stefano è un maestro indiscusso (per chi non lo sapesse Gianluigi Rondi lo ha definito il Quentin Tarantino italiano) e l’intimismo malinconico e riflessivo che amo narrare nei miei film. Poi certo, lo preciso, “Rabbia in pugno” è soprattutto un film d’azione, ed il mio apporto di sceneggiatore è consistito anche nel mettere giù la sceneggiatura cercando di rendere le atmosfere che interessano a Stefano. Il nuovo film del regista romano è certo anche un‘opera dolorosa e catartica, che farà riflettere su quello che il destino ci porta a vivere contro il nostro volere, e quindi sui possibili tunnel bui che, in certi momenti, la vita ci riserva di attraversare prima di riconquistare la consapevolezza che la nostra esistenza vale comunque la pena di essere vissuta sino in fondo.

Dal punto di vista tecnico ho lavorato dapprima in solitaria impostando la sceneggiatura sulle direttive generali di Stefano, poi, appena ho avuto la possibilità di incontrarlo, abbiamo corretto la stesura. In due parole “Rabbia in Pugno” unisce intrattenimento allo stato puro a una sottile riflessione, ingredienti che troviamo fondamentali per il cinema dei nostri giorni.

Nel cast del film, oltre al regista che qui sarà impegnato in un ruolo comprimario, si annovereranno Claudio Del Falco, Maurizio Mattioli, Stefano Ambrogi, Vanessa Gravina, Angelica La Sala ed il maestro di kickboxing Agostino Moroni.

Riguardo a Stefano vi allego la dichiarazione che mi ha lasciato in esclusiva per la pubblicazione di questo articolo: “Ricomincio da capo. Rabbia in pugno è un film che mi riporta all’inizio della mia carriera, quando con tanta tenacia e perseveranza inseguivo il sogno di un’opera prima in un contesto di genere, nel 1999, estraneo al nostro cinema. Erano i tempi dei successi di Pieraccioni e Muccino, ed io esordii con quattro balordi che rapinavano banche con l’ausilio del taglierino, uno strumento che non viene rilevato dal metal detector. Ebbi molte difficoltà nel farmi spazio in un panorama diverso che si imponeva con box office miliardari, eppure quel film mi portò un ottimo riscontro di critica e pubblico, e a distanza di anni quindi ho sentito la necessità di tornare a riproporre quei vecchi valori dell’artigianato del cinema di genere. Questo film nasce dalle ceneri di una lunga permanenza all’interno della mia abitazione, a causa degli arresti domiciliari che mi sono stati imposti per via di una sgradevole situazione giudiziaria che sto risolvendo. Non voglio parlare della questione giuridica perché siamo ancora in attesa della sentenza d’appello del processo che mi ha interessato. Ma ciò che voglio, prima di tutto, è smentire le molte illazioni ed i pettegolezzi che ho letto e ascoltato su di me, basate sul sentito dire e non su una corretta lettura delle carte processuali, e sulla mancata conoscenza di quanto realmente accaduto. E molto, ne sono convinto, hanno giocato i ruoli scomodi da me interpreti nel corso degli anni. Tornando al film, con l’aiuto per la prima volta nella mia carriera di un caro amico e sceneggiatore, Giovanni Galletta, ho potuto mettere a punto con estrema scrupolosità lo script narrativo di questo progetto. Nel cast ho puntato su Claudio Del Falco, attore di Ultrà di Ricky Tognazzi, Snack Bar Budapest di Brass e altre pellicole. Per la prima volta protagonista nel mio film scommetto ciecamente su Claudio sia per la sua forte passione e capacità, sia per la fisicità giusta nel contesto del progetto. E come allora, tornando su “Senza Paura”, non sbagliai su Alessio Boni, sono sicuro di vincere quest’altra scommessa con Del Falco”.

23/01/2011, 21:21

Giovanni Galletta