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Speciale BIF&ST 2011 - "I Fiori alla Finestra":
la storia di tre donne camerunensi tra
la globalizzazione e la vita quotidiana


Speciale BIF&ST 2011 -
Nadège, Amélie e Léonie sono tre donne che vivono in Camerun, Africa. Il mondo del web porta queste tre giovani ad interagire con il mondo alla ricerca di amicizie o storie d'amore con "uomini bianchi", distanti dalla loro coltura e con usanze diverse. Giovanni Princigalli parte da una chat per conoscere le tre protagoniste del documentario "Les Fleurs à la Fenetre", un'opera che descrive la nazione africana e la condizione delle donne, divise tra speranze per il futuro e un presente difficile. Ma il documentario è, anche, una descrizione della globalizzazione del mondo moderno, dove il "web" avvicina i cittadini del mondo, dove il mezzo elettronico crea "amicizie virtuali" nelle quali l'uomo può raccontare le proprie insicurezze ed i propri sogni, in libertà, senza vincoli o chiusure mentali, ma anche per trovare nuove aspettative di vita lontano da una situazione economica difficile. Non a caso i "centri internet" camerunensi sono affollatissimi, i "social network" nascono come funghi, le chat sono sempre più popolate. C'è anche dell'altro in "Les Fleurs à la Fenetre", ed è l'orgoglio e la forza di Nadège, Amélie e Léonie, che vivono non solo di aspettative, ma cercano di emergere in un contesto sociale difficile, ognuna intrapendendo la propria strada, coltivando interessi diversi, aiutando i propri familiari.

Giovanni Princigalli è una documentarista italiano di Bari, che vive a Montreal (Canada) da alcuni anni. Oltre a "Les Fleurs à la Fenetre" ha realizzato il pluripremiato documentario "Japigia Gagì" (2003), sulla complessa realtà dei rom rumeni che vivono In Italia, "La Notte della Taranta" (2004) ed "Ho Fatto il mio Coraggio" (2009), opera sull’emigrazione italiana a Montreal.

27/01/2011, 19:31

Simone Pinchiorri