Note di regia del documentario "Je m’appelle
Morando, alfabeto Morandini"
Innanzitutto Morando Morandini è mio amico, uno dei pochi. Ci siamo conosciuti, apprezzati e stimati quando abbiamo co-diretto insieme ad Antonio Costa il festival del cinema indipendente di Bellaria (2002/2005): un'esperienza atipica e straordinaria che ci ha fatto vivere grandi momenti di incontro e riflessione sul cinema, sulla vita e sull'amicizia. Abbiamo continuato a frequentarci con il telefono, le cartoline e le poesie; poesie nate d'impulso con la rima improvvisata; simpatico intermezzo adolescenziale per fermare nostri ricordi vissuti insieme, con serenità o meno ma forti di un rapporto di leale stima e rispetto. Fare qualcosa con e su di lui lo consideravo necessario per le nostre vite che, grazie al cinema degli altri ma anche al mio, si sono incontrate e serenamente si sono vissute nel rispetto delle reciproche diversità: un critico e un regista entrambi di frontiera.
Daniele Segre