Speciale Piemonte Movie gLocal Film Festival 2011 -
"Sono stato Dio in Bosnia", la lucidità del male
E’ una tortura la visione di "Sono stato dio in Bosnia", documentario di Erion Kadilli costruito attraverso una lunga
intervista a Roberto Delle Fave, guerrigliero detto “Red Devil”, famigerato mercenario delle guerre balcaniche in Bosnia e Croazia tra il 1992 e il 1995.
E’ una tortura soprattutto ascoltare le sue dichiarazioni, e atroce è la tranquillità e la freddezza con cui racconta - a inizio documentario, per entrare subito nel clima... - come ha ucciso i suoi stessi genitori.
Il documentario prosegue per 80 lunghi minuti, alternando all’intervista materiali d’archivio (
l’intervista a Delle Fave fatte da Elisabetta Gardini sulla Rai, con intervento - addirittura! - di Toto Cutugno, è straniante).
"Sono stato dio in Bosnia" non vuole essere una semplice denuncia dei crimini di guerra, ma
la testimonianza della parabola esistenziale di un uomo spinto dall’emarginazione sociale e lavorativa in un gorgo di violenza e morte.
La riflessione sulla “naturalezza del male” blocca lo spettatore sulla sedia, costringendolo a confrontarsi con
una storia qualunque che diventa un raro (speriamo) concentrato di follia e violenza.
Onore a Kadilli per essere riuscito a raccogliere una testimonianza così scioccante e a trattarla con un rigore incredibile.
Il finale con Delle Fave che presenta i suoi serpenti e abbraccia teneramente il suo boa lascia, se possibile, ancor più allibiti.
Per non dimenticare, per cercare di capire: un documentario da vedere.
08/03/2011, 13:37
Carlo Griseri