Note di regia del film "Altromondo"
Trovavamo molto difficile proporre ai produttori e distributori cinematografici un progetto così alternativo, un film sperimentale che mescola realtà e finzione, in cui la base documentaristica (le testimonianze raccolte nei libri inchiesta di Riccardo Reim e Antonio Veneziani, Pornocuore e I Mignotti) viene reinterpretata da attori professionisti. E in più un film interamente composto di monologhi che vanno a comporre un viaggio attraverso la nascita e lo sviluppo dell’identità omosessuale in Italia, raccontato con una struttura dantesca – la versione integrale dell’opera è infatti composta da una trilogia di film: inferno, purgatorio e paradiso – decisamente difficile trovargli una collocazione cinematografica nel panorama conservatore di oggi! Per cui dopo aver provato a proporre una versione condensata e ridotta ad una lunghezza “cinematografica”, io e il produttore Ferdinando Vicentini Orgnani abbiamo scelto di proporre questa versione direttamente in DVD in Italia. All’estero invece è stato invitato ad alcuni prestigiosi festival di cinema come iquelli di Montréal e di Chicago, dove è stato accolto molto calorosamente dal pubblico, che è rimasto assai sorpreso nello scoprire che questo film non aveva trovato distribuzione in Italia. Altromondo non sarebbe mai esistito senza l’appassionata collaborazione dei membri dell’Actor’s Center. L’Actor’s Center Roma è un’officina artistica in cui attori e autori si incontrano per realizzare insieme progetti teatrali e cinematografici con un metodo di collaborazione artistica molto più paritario e creativo - un’importante e direi unica realtà romana, la cui collaborazione artistica ha permesso alla sceneggiatura e a me stesso in quanto regista di crescere ben oltre le aspettative grazie alle letture, alle improvvisazioni e generalmente al lavoro fatto in quel bellissimo luogo. L’Actor’s Center è un’occasione di creazione artistica che andrebbe valorizzata dalle istituzioni, una ricchezza culturale che genera continuamente spettacoli teatrali, cortometraggi e ora anche film, un patrimoinio per il bene comune.
Fabiomassimo Lozzi