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Trento Film Festival: "Per questi stretti
morire", De Agostini e la Patagonia


Trento Film Festival:
Ci sono diversi motivi per vedere "Per questi stretti morire", il documentario firmato da Isabella Sandri e Giuseppe Gaudino dedicato alla figura di Padre De Agostini, esploratore e cineasta (nonché fratello del celebre editore di atlanti) vissuto tra il 1883 e il 1960.

E' un lavoro da vedere perché i paesaggi della Patagonia, in cui De Agostini operò come missionario e come filmmaker, sono mozzafiato; perché la figura del protagonista - per quanto arbitraria sia stata la ricostruzione - è meritevole di approfondimento e anche - non ultimo - per alcune trovate interessanti di sceneggiatura.

L'idea di inserire nei paesaggi odierni una figura (mai inquadrata da vicino) che ricorda De Agostini, come se il suo spirito aleggiasse ancora oggi in quelle terre, l'uso di sequenze in stop motion per dare "corpo" a quest'idea e anche quella di affidare la ricostruzione biografica a due ragazzi che frugano in un magazzino...

Buone idee, in alcuni casi però esasperate da una durata davvero eccessiva (94') e ripetute in modo esagerato (gli ultimi venti minuti andavano decisamente sforbiciati), nonché una eccessiva enfasi nei discorsi dei due "ricercatori": sono i tre difetti riscontrabili in questo doc, che ha comunque il merito indiscutibile di riportare sotto i riflettori un personaggio unico.

07/05/2011, 00:32

Carlo Griseri