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Roma, quinta tappa di "Son tutte belle le mamme del
mondo", il documentario che racconta la maternità
(e la non maternità) nell’Italia di oggi


Roma, quinta tappa di
Dopo le tappe a Genova, Milano, Bergamo e Torino, il film documentario collettivo "Son tutte belle le mamme del mondo" (titolo provvisorio), che indaga la maternità (e la non maternità) nell’Italia di oggi attraverso le testimonianze dirette delle donne, arriverà nella capitale. Le registe Katja Colja e Chiara Cremaschi effettueranno a Roma due sessioni di interviste filmate sabato 14 maggio 2011 e lunedì 16 maggio 2011, dalle ore 10 alle 19, presso la Casa Internazionale delle Donne, via della Lungara 19. La tappa romana delle riprese itineranti che caratterizzano il documentario è stata organizzata con la collaborazione dell’associazione Essere Donna Onlus.

Le donne italiane o straniere residenti in Italia disponibili a partecipare al documentario  e ad offrire  la propria testimonianza possono prenotarsi per l’intervista attraverso Facebook, alla pagina “Son tutte belle le mamme del mondo”, o inviando una mail a [email protected].  
Chi ne ha la possibilità e ha a disposizione una videocamera, può contribuire con una testimonianza filmata realizzata autonomamente, rispettando alcuni semplici parametri tecnici (info sul sito www.sontuttebelle.org); le riprese così effettuate saranno successivamente selezionate e integrate nel montaggio del documentario.

Nato da un’idea di Chiara Cremaschi e Lia Furxhi, il documentario è suddiviso in capitoli, corrispondenti ad altrettanti macroargormenti, ciascuno affidato a un’autrice diversa, per avere la massima ampiezza possibile di prospettiva. Il progetto vede attualmente impegnate sei registe attive da tempo nell’ambito del cinema documentario – Katja Colja, Chiara Cremaschi, Gaia Giani, Rossella Schillaci, Antonella Sica, Enrica Viola –, ma il team è destinato ad allargarsi per l’adesione di diverse altre autrici che hanno manifestato interesse per l’iniziativa. Ciascuna regista raccoglierà le testimonianze di donne di diverse età, professioni, condizioni sociali organizzando sessioni di riprese in una specifica città italiana e in sedi prestabilite (o anche, eventualmente, “a domicilio”) e sviluppando secondo la propria esperienza e sensibilità un particolare tema prescelto, ma mettendo a disposizione delle altre la parte di girato di loro interesse.

Composto prevalentemente da interviste articolate sulla base di un questionario generale, il documentario ha l’obiettivo di esplorare che cosa significa essere – o non essere – madri nella società italiana di oggi focalizzandosi sulle esperienze intellettuali ed emotive delle donne che vivono i più diversi percorsi personali: la maternità come scelta, o non scelta, con cui ognuna si confronta a un certo punto della vita, la maternità come ricerca favorita dai progressi della medicina, la maternità come esperienza psico-fisica, spesso non facile, che si esplica nell’allattamento; e, ancora, la maternità tardiva, che ha modificato non poco ruoli e aspettative all’interno della famiglia, la maternità solitaria di chi si sente, o resta, deprivata di aiuti e affetti dopo la nascita del figlio, la maternità lontana da casa di chi partorisce in una terra che non è la sua.

10/05/2011, 16:19