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25 anni di Cinema Ritrovato a Bologna


25 anni di Cinema Ritrovato a Bologna
25 anni festeggiati con una sala in più, il Jolly di via Marconi, per ospitare questo appuntamento unico che accoglie cinéphiles, appassionati, professionisti e studiosi da tutto il mondo: è il festival Il Cinema Ritrovato che quest’anno si svolge dal 25 giugno al 2 luglio 2011, per iniziativa della Cineteca di Bologna e della Mostra Internazionale del Cinema Libero.
Si preannuncia davvero speciale questa edizione, tra imprescindibili certezze e importanti novità: se Piazza Maggiore rimane la regina della notte con le proiezioni tutte le sere, il Cinema Jolly si andrà ad aggiungere alle storiche location del Cinema Lumière e del Cinema Arlecchino, sui cui schermi scorreranno per un’intensissima settimana le immagini d’un secolo di cinema, a partire proprio da quel 1911 che quest’anno coincide con il drammatico anniversario della Guerra di Libia, rievocata al festival con documenti di rara preziosità.

La 25ª edizione del festival Il Cinema Ritrovato presenterà infatti alcuni rarissimi nitrati della campagna militare che impegnò un’Italia, quella del 1911, divisa tra le celebrazioni per i 50 anni dell’Unità e la guerra contro l’Impero Ottomano per la conquista delle allora Tripolitania e Cirenaica. Filmati “dal vero” (o “attualità”, come venivano chiamati all’epoca), distribuiti nelle sale cinematografiche come i successivi cinegiornali, girati in Libia tra il 1911 e il 1912: si trattava in realtà di vere e proprie ricostruzioni delle battaglie (non v’è traccia infatti dei combattenti libici), realizzate a scopi propagandistici. Uno stile, quello dei “dal vero”, capace di influenzare anche la produzione di fiction dell’epoca, tanto in quella drammatica ("Tripoli italiana. Raggio di luce"), quanto in quella comica ("Cinessino"), titoli che vedremo al festival bolognese.

Per tutti sara' come immergersi nelle acque pure dei capolavori del passato, per prepararsi al meglio alla nuova stagione, che i molti grandi film di Cannes annunciano come molto bella. Proprio da Cannes dove e' stato presentato "The Artist", meraviglioso film muto realizzato oggi, viene una conferma: i creatori contemporanei guardano con enorme attenzione, come nutriente fonte d'ispirazione al cinema del passato.
"Il Cinema Ritrovato" avrà la stessa apertura di Cannes, in piazza sarà proiettato infatti "Voyage dans la lune" di Méliès restaurato. Il 25 giugno sara' una serata memorabile, con accanto al film di Méliès, "Nosferatu", entrambi accompagnati dal vivo dalle musiche scritte da Timothy Brock . Per il secondo, il maestro ha composto una nuovissima partitura, che è un adattamento e la riorchestrazione dell'opera "Der Vampyr" (1826) di Heinrich Marschner, scelta da F. W. Murnau come concerto d'apertura della prima di "Nosferatu" il 4 settembre 1922 a Berlino.

E ancora la magia del cinema muto con l’icona di Conrad Veidt, attore la cui carriera spazia dal ruolo della “strana creatura” nel Gabinetto del Dottor Caligari a quello del maggiore Strasser, fulminato da Humphrey Bogart sulla pista aeroportuale nel finale di Casablanca. Appuntamenti consolidati e imperdibili quelli con le sezioni dedicate al ‘colore’ e a i film di cento anni fa, che quest’anno sono appunto del 1911, scovati come sempre in tutti gli archivi del mondo dalla curatrice Mariann Lewinski.

Il festival continuerà a spaziare nei territori più ampi della storia cinematografica mondiale, a cominciare dalle rare perle del primissimo Howard Hawks (fino ai capolavori come "Il grande sonno" o "Gli uomini preferiscono le bionde").

Importanti e ricche le retrospettive dedicate al nostro Luigi Zampa o al regista sovietico Boris Barnet, quest’ultima legata con un filo rosso alla retrospettiva Nel cuore del Novecento: il Socialismo, tra paura e utopia – curata da Peter von Bagh, mitico direttore artistico del Cinema Ritrovato- che raccoglie un pugno di film immortali che nel socialismo hanno espresso una fede quasi selvaggia (film che oggi non è facile vedere, da Kuhle Wampe di Slatan Dudow a "La Vie est à nous" di Renoir a Native Land di Hurvitz e altri titoli ancor meno noti).

La partnership con la World Cinema Foundation porterà in città il talento turco-tedesco Fatih Akin, testimonial, secondo tradizione, di uno dei restauri promossi dalla WFC di Martin Scorsese, quello del film turco "The Law of the Border " (questo il titolo internazionale del film diretto da Lufti Akad nel 1966).

Una rapida panoramica la merita poi l’infilata di grandi film che ogni sera chiuderanno la giornata in Piazza Maggiore: dal "Ladro di Bagdad" di Micheal Powell (interpretato dal già citato Conrad Veidt, che conquista così la vetrina principale) al cult di Martin Scorsese "Taxi Driver". E sempre Scorsese sarà il trait d’union per l’omaggio a Elia Kazan, che verrà proposto ampiamente per le serate di luglio, di cui al festival sarà proiettato in Piazza Maggiore il sorprendente "America America", nella versione restaurata da The Film Foundation.

29/05/2011, 15:28