Bellaria Film Festival 2011: CinemaItaliano.info
premia Michelangelo Frammartino
Nonostante la stagione cinematografica, ormai agli sgoccioli, abbia visto trionfare al botteghino la commedia italiana, il “Film più premiato del 2011” è risultato “
Le quattro volte” di
Michelangelo Frammartino. A darne l'ufficialità è stato proprio Cinemaitaliano.info, che monitorando annualmente il passaggio dei film italiani in 3000 festival e assegnando loro dei punteggi, ha assegnato al regista il trentaquattresimo riconoscimento stagionale. L'occasione per consegnare una targa ricordo a
Frammartino è stata la 29a edizione del “Bellaria Film Festival”, che ha ospitato all'interno del programma ufficiale un incontro con il regista curato da
Simone Pinchiorri e
Antonio Capellupo.
Incalzato dalle loro domande, l'autore ha raccontato cosa sta dietro ad un film in bilico tra la realtà e la finzione: "
Quando giri sei mosso da due necessità. Una è quella di ottenere l'immagine perfetta, una volontà di controllo che però rischia di togliere anima a ciò che stai girando. L'altra, invece, è lasciare che le cose possano avvenire naturalmente. Sono due movimenti compresenti, che coesistono nello stesso istante, la voglia di controllare tutto fino in fondo e la consapevolezza che mentre lo fai rischi di uccidere ciò che hai di fronte".
Un film venduto in 50 paesi nel mondo, e in molti di essi un grande successo: "
Essendoci una chiave di lettura particolare, un passaggio dall'uomo all'animale e poi al vegetale che riporta a qualcosa di animista o legato alla reincarnazione, mi sarei aspettato un'attenzione maggiore in oriente, ma la sensazione è che funzioni molto di più nel nord Europa e negli Stati Uniti.".
Il motivo per cui un film come “Le quattro volte” non riesca invece a trovare una collocazione televisiva sembra essere dettato da una strana abitudine: "
La sensazione è che molto del nostro cinema strizzi l'occhio alla tv, quasi un'invasione di territorio che porta a disabituare il pubblico a certe durate e ad avere un'impreparazione spiazzante verso un film come il mio".
03/06/2011, 15:57
Antonio Capellupo