Bellaria Film Festival 2011: "El Sicario - Room 164"
All'interno della stanza di un motel al confine tra gli U.S.A. e il Messico, scenario che porta alla memoria il “Non è un paese per vecchi” dei fratelli Coen, va in scena la confessione di un uomo che ha sposato il male per professione.
In concorso alla 29a edizione del “Bellaria Film Festival”, "
El Sicario - Room 164"”di
Gianfranco Rosi, ha per protagonista un sicario che opera nella città di Juarez, che nonostante sia presidiata da diecimila poliziotti, rimane il luogo più violento al mondo. Nel corso della lunga intervista, inframmezzata da panorami cittadini, l'uomo incappucciato illustra le “istruzioni per l'uso” necessarie per diventare un aguzzino capace di rapire, torturare e uccidere a bruciapelo qualsiasi tipo di individuo.
Ciò che stupisce e al tempo stesso fa gelare il sangue, è la fredda serenità con cui il sicario discute di poliziotti infiltrati nei narcos o mima lo “speciale” trattamento riservato al malcapitato di turno, in stanze come quella utilizzata per girare il documentario. Sono tanti i terribili ricordi che rivivono attraverso una serie di disegni e scarabocchi fatti su un'agenda, ma non sono tutti, perché anche il privato dell'uomo più feroce può nascondere dei racconti di inaspettata umanità e pentimento.
04/06/2011, 18:30
Antonio Capellupo