Il Cinema Ritrovato: 67.000 spettatori e un nuovo pubblico giovane
67.000 spettatori (10.000 in più rispetto al 2010, grazie alla scommessa vincente di una sala aggiunta): questo il primo bilancio della 25ª edizione del festival
Il Cinema Ritrovato, appena conclusosi dopo 8 giorni e 375 film (provenienti da 83 istituzioni nazionali e internazionali) tra le quattro sale cinematografiche (Sala Scorsese e Sala Officinema/Mastroianni del Cinema Lumière; Cinema Arlecchino; Cinema Jolly) e Piazza Maggiore, regina delle notti cinefile bolognesi.
Ma molti altri sono i luoghi coinvolti da un festival sempre più protagonista della realtà cittadina: se via Lame è diventata la via del cinema – con tanto di corredo scenografico da parte delle tante vetrine dei negozi addobbate con la foto simbolo di quest’anno che ritrae le splendide Marylin Monroe e Jane Russell in compagnia di Charles Coburn nel classico di Howard Hawks Gli uomini preferiscono le bionde –, l’intera Manifattura delle Arti ha riflettuto le luci della ribalta di festival che ha portato a Bologna tantissimi protagonisti della storia del cinema: Charlotte Rampling, Bernardo Bertolucci, Fatih Akin, Stathis Giallelis, Tuncel Kurtiz, Giuliano Montaldo, Giuseppe Tornatore, Paolo Poli, Franco Maresco, Gideon Bachmann, Thierry Fremaux, Jérôme e Sophie Seydoux, l’assistente di Martin Scorsese Margaret Bodde, la responsabile dell’Associazione Chaplin Kate Guyonvarch, il vice presidente di Sony Columbia Grover Crisp.
Lunedì 27 giugno, lo stesso del Cortile del Cinema Lumière, con la presenza del Mercato della Terra – affollatissimo di bolognesi e degli ospiti e accreditati del festival – è diventato un grande luogo di incontro e scambio di passioni culturali.
Una Bologna trasformata, insomma, dalla presenza massiccia (oltre che assidua e tenace nel correre la maratona di proiezioni che iniziavano alle 9 del mattino per finire oltre la mezzanotte) dei 1.500 accreditati, tra ospiti e staff, di cui 750 stranieri rappresentanti di una quarantina di Paesi.
Un indotto forte per il nostro territorio, in termini di economia dei trasporti, degli alberghi e della ristorazione, calcolato superiore ai 600.000 euro, che, sommato all’investimento diretto del festival di circa 370.000 euro e all’indotto degli spettatori che tutte le sere hanno affollato Piazza Maggiore – oltre 45.000 –, porta a una moltiplicazione di 7 euro d’indotto sul territorio per ciascun euro investito.
Da segnalare, poi, i 19.000 euro raccolti attraverso le Tessere Sostenitori del Cinema Ritrovato.
Anche le Edizioni Cineteca di Bologna hanno incrementato le vendite con 600 pezzi venduti.
Un valore economico che è importante ribadire, in un momento in cui l’investimento in cultura soffre della generale mancanza di fiducia, che non fa tralasciare una riflessione in termini di sviluppo sociale e culturale: Bologna che per una settimana diventa il centro di raccolta dei più importanti professionisti del settore cinematografico, con molti dei grandi storici del cinema presenti (Naum Klejman, Bernard Eisenschitz, Jean Douchet, Gian Piero Brunetta, Paolo Mereghetti, David Robinson, Kevin Brownlow (Premio Oscar), David Bordwell, Richard Abel, Richard Kozarski, Ian Christie, Alexander Horwat, Jonathan Rosenbaum, Goffredo Fofi, Foster Hirsch).
Prova ne siano i due seminari internazionali promossi, l’uno, da European Film Gateway, riservato agli archivisti, che ha inaugurato la messa online di quasi 400.000 materiali cinematografici dagli archivi di tutta europa; l’altro, da Europa Cinemas, nel corso del quale esercenti cinematografici provenienti da 17 Paesi diversi tra cui Giappone, Corea del Sud, Colombia e Messico, hanno messo a confronto le rispettive iniziative dedicate al pubblico più giovane.
Pubblico giovane che è stato quest’anno una delle grandi sorprese del festival: tanti i giovani in sala, così come gli adulti e gli anziani della zona che non hanno voluto rinunciare a questa occasione imperdibile.
Ma il vero cuore del
Cinema Ritrovato è la sua capacità di riscrivere ogni anno la storia del cinema: un esempio è la scoperta di
Albert Capellani (di cui la Cineteca ha pubblicato un cofanetto DVD + libro proprio in occasione del festival), fino all’anno scorso un personaggio dimenticato, e, grazie alle retrospettive del 2010 e di quest’anno, ha ritrovato la sua giusta collocazione, quella di primo “autore” della storia del cinema.
Oltre alle scoperte storiografiche,
Il Cinema Ritrovato consente una nuova vita a molti dei film presentati al festival, attraverso pubblicazioni in DVD (tutti i maggiori editori del mondo sono presenti a Bologna) e nuove uscite nelle sale: su tutti, l’esempio del
Gattopardo – presentato l’anno scorso al
Cinema Ritrovato – che sarà distribuito da
Medusa dal prossimo autunno.
05/07/2011, 16:30