Note di regia del film "Come Trovare
nel Modo Giusto l'Uomo Sbagliato"
Uomini. Se sapessimo accettare la loro natura, le cose andrebbero molto meglio. Misogeni, cacciatori, eterni figli e maschilisti fuori tempo. E le donne? Loro, sempre alle prese con il primo vero rapporto, quello con la propria immagine, nella difficile impresa di trovarne una appagante, cercano il vero amore. Ma esiste davvero questo amore? Il quesito senza risposta più comune al mondo. La realtà è che non esiste una risposta sola. Allora è più facile raccontare “Come trovare nel modo giusto l’uomo sbagliato”. I modi sono tanti. Si può scegliere, seguendo Penelope, di fagocitare il più alto numero di relazioni, divertendosi e aspettando che, prima o poi, l’uomo giusto freni questa voracità. In alternativa, sui passi di Alice, ci si può accontentare di una vita serena accogliendo il primo pronto a offrirla e magari sposarlo senza conoscerlo per non sentire più il ticchettio dell’orologio biologico che incombe sui trent’anni. Qualunque scelta può essere quella giusta, che calza alla perfezione sul proprio bisogno di felicità.
Ma l’errore a volte non perdona, ed ecco la disillusione. Il cuore diventa una prugna secca. Sai che l’uomo del primo appuntamento è un mentitore che gioca al rialzo, un bluff. Sofia ha paura dell’amore e lavora per riempire tutti vuoti, così da non lasciare più spazio agli uomini. Nella sua vita, a colmare la totale assenza di relazioni, ci sono i cavalli, roccaforte della sua serena solitudine.
E’ un film ironico, a volte sopra alle righe, che dipinge uomo e donna alle prese con l’incomunicabilità. E’ un film che dichiara la straordinaria forza dell’amicizia femminile. E’ un film per le coppie e per i single. Per chi ancora spera e per chi non ci crede più. La morale è: ridersi un po’ addosso.
Il libro, dall’omonimo titolo, dal quale il film è tratto, è dominato dall’Io narrante di Sofia, che, nel raccontare le traversie sue e delle amiche, traccia una serie di antidoti contro l’uomo e una linea guida del primo appuntamento. Confusa tra l’uomo dei sogni e la disincantata realtà, fatta di donne soldato e uomini che fanno la ceretta, la protagonista si chiede di chi sia la colpa di questa repellente convivenza dei due sessi: dell’uomo o della donna?
Nel riadattamento cinematografico, la commedia è corale, sebbene il personaggio Sofia resti sempre in primo piano. In una Roma tanto provinciale quanto megalopoli, accanto alle sue amiche, Penelope e Alice, prende forma una galleria di personaggi “sbagliati” irresistibilmente divertenti. A partire da Alex, rozzo, anticonformista e collezionista di donne.
Le nonne di un tempo dicevano “l’uomo della tua vita nessuno te lo toglie”. Un detto da attualizzare in: “L’uomo della tua vita probabilmente vive in Perù ed è a un passo dalla fossa. Ti innamorerai dell’uomo più sbagliato al mondo e non dovrai mai dimenticare la regola più importante: mai provare a cambiarlo”.
Daniela Cursi Masella e
Salvatore Allocca