Il bilancio della 16a edizione del Milano Film Festival
Il cambio nella direzione del
Milano Film Festival si è espresso prima di tutto attraverso la crescita non solo qualitativa, ma anche quantitiva, di proiezioni. Oltre 350 i film presentati, sette sale (due in più rispetto alla passata edizione), più di 250 registi e ospiti presenti, hanno impresso nella storia del MFF una trasformazione, una crescita evidente.
Lo testimonia anche l'interesse sempre acceso della stampa generalista e specializzata, con quasi 400 accrediti stampa emessi durante la settimana.
Il pubblico risponde con affezione ed interesse. Oltre centomila le presenze del 2011, ma il dato più interessante registrato quest'anno è il raddoppiare del numero di abbonati che hanno seguito le proiezioni e gli eventi del festival per dieci giorni.
Il rapporto con gli sponsor si è consolidato, facendo del MFF una realtà unica nel panorama italiano: è possibile sopravvivere grazie al sostegno dei privati, pur rinnovando la propria autonomia ed indipendenza artistica.
Dopo 16 anni di vita, il
Milano Film Festival ha così consolidato la propria personalità, unica ed inconfondibile. Cinema indipendente, di qualità, che non si vede facilmente nelle sale, approfondimenti meticolosi e seri su importanti soggetti del cinema internazionale (quest'anno la retrospettiva completa della filmografia di
Jonathan Demme), una direzione artistica coerente e originale fanno del MFF un festival dall'identità forte.
Tutto questo insieme all'attenzione verso gli spazi pubblici, luoghi nevralgici milanesi che riprendono vita nei giorni del festival: lo testimoniano le centinaia di persone che hanno partecipato ai concerti sul Sagrato, o le migliaia di spettatori che hanno partecipato alle proiezioni serali al Parco Sempione.
20/09/2011, 15:40