"Così piangevano", un saggio sul cinema melò degli anni '50
"Nel cinema italiano non si è mai pianto tanto come negli anni cinquanta. E mai si sono viste tante protagoniste femminili": parte da questa considerazione il saggio di Emiliano Morreale "Così piangevano - Il cinema melò nell'Italia degli anni cinquanta" (Donzelli Editore, 2011, pp. VIII-328, € 25).
Un libro molto documentato e interessante, che affronta un decennio poco raccontato e assolutamente da approfondire (a partire dal recupero dei film, ovviamente).
Donne piangenti o perdute, mariti emigrati o reduci: personaggi che parlano a un pubblico che è l’ultimo dell’Italia contadina. Eppure, in questi film non solo si dà vita a un nuovo divismo, quello delle Mangano, delle Bosè e delle Loren, ma matura anche il grande cinema moderno: le eroine di Antonioni nascono qui,mentre registi come Lattuada, Comencini, Cottafavi caricano il mélo di spinte trasgressive (dalla quarta di copertina).
Il saggio di Emiliano Morreale parla di film e non solo, tracciando una mappa dell’«immaginazione melodrammatica» nel nostro paese. I film raccontati sono i più noti del periodo ("Riso amaro", "Anna"), i registi più importanti (Soldati, Monicelli) ma anche e forse soprattutto quelli che il tempo ha fatto ingiustamente dimenticare.
"Così piangevano" è quindi il doveroso punto di partenza di un recupero cinematografico da iniziare quanto prima. 30/09/2011, 11:26
Carlo Griseri