Ulderico Pesce presenta "Passannante" a Trani
Martedì 11 ottobre 2011 alle ore 18:00, presso Libreria La Maria del Porto di Trani, il
Circolo del Cinema “Dino Risi” presenta "
Passannante", opera prima di
Sergio Colabona con Fabio Troiano, Ulderico Pesce, Bebo Storti.
Il film, vincitore del
premio per la migliore opera prima all’ultimo
BiFest di Bari, racconta la vera storia di Giovanni Passannante, anarchico lucano che aveva attentato alla vita di Re Umberto, nel 1878, con un minuscolo coltellino, quando questi passava per le vie di Napoli in compagnia della moglie, la Regina Margherita. Il giovane, che in realtà più che uccidere voleva compiere un atto dimostrativo per richiamare l'attenzione sulle condizioni di vita nella sua Basilicata, allora la regione più povera d’Italia, fu rinchiuso in una cella sotto il livello del mare, dove perse la vista e morì, dopo atroci torture, nel 1910. Gli fu poi negata la sepoltura e il suo teschio e il suo cervello furono esposti al Museo di Criminologia a Roma fino al 2007: erano gli anni in cui Cesare Lombroso faceva i suoi primi esperimenti e dichiarava le sue prime teorie sulla criminalità.
Un teatrante,
Ulderico Pesce, un musicista,
Andrea Satta dei
Tetes de Bois, e un giornalista, la cui figura si ispira ad
Andrea De Feo dell’Espresso, si interessarono al caso e, dopo vari impedimenti di tipo burocratico, riuscirono a far sì che il teschio fosse riportato al suo paese d’origine, Salvia in Basilicata. Paese che, proprio per superare l’onta dell’attentato al re, venne rinominato Savoia di Lucania.
Sarà presente alla proiezione lo sceneggiatore e il protagonista del film
Ulderico Pesce, uno dei maggiori esponenti del teatro civile italiano, narratore di un sud massacrato, di lotte operaie, di battaglie per i diritti (si pensi a lavori come "
Storie di scorie", "
Asso di monnezza", "
Fiato sul collo: i 21 giorni di lotta degli operai della Fiat di Melfi"), dal 2003 iniziò a portare in giro per l’Italia un suo monologo L'innaffiatore del cervello di
Passannante, in cui la storia dell’anarchico lucano viene raccontata da un carabiniere incaricato di Innaffiare con la formalina ogni sei mesi il suo cervello esposto in bacheca.
Introducono e coordinano
Lorenzo Procacci Leone e
Vito Santoro.
08/10/2011, 19:46