FESTIVAL DI ROMA Gerini protagonista ne "Il mio domani"
Monica vive una vita apparentemente piena di impegni. I corsi di formazione che porta avanti per un'azienda le riempiono la giornata, ma appena può cerca di ritagliarsi del tempo da trascorrere con l'anziano padre, rimasto a vivere fuori città, o segue corsi fotografici. In realtà Monica è sola, ha difficoltà a creare un legame stabile con un uomo, vive un rapporto conflittuale con la sorellastra e non ha ancora capito cosa desidera realmente dal suo "domani".
Presentato in concorso nella "Selezione Ufficiale" del "
Festival Internazionale del Film di Roma ", "
Il mio domani" di
Marina Spada è un film complesso sotto vari aspetti.
Dalla prima all'ultima sequenza, la regista tiene puntata la macchina da presa sull'unico vero personaggio del film, interpretato da una
Claudia Gerini alla prima prova da protagonista, attorno al quale si muovono figure di raccordo,"messe in campo" ma mai realmente scavate a fondo.
Il racconto procede in modo frammentario, con sequenze di breve o media lunghezza che sembrano incollate l'un l'altra senza un vero criterio, alcune importanti ai fini della narrazione, altre fine a se stesse.
Attraverso infiniti silenzi, che la Gerini è costretta ad occupare con gesti spesso poco naturali, lo spettatore entra nella sfera privata di Monica e scopre le incertezze, i dolori e le preoccupazioni che si celano anche dietro alla tradizionale immagine della donna in carriera. Il "vuoto" evocato nei corsi di formazione professionale, non è nemmeno pragonabile a quello che pervade la propria vita e che, di riflesso, lo spettatore è costretto a subire.
Restando in attesa che accada qualcosa e che il film finalmente "decolli", si arriva al finale. Sicuramente ottimi i propositi che hanno mosso la
Spada a costruire un personaggio così problematico e sfaccettato, ma come cantava qualcuno, "tutto il resto è noia"...
28/10/2011, 15:01
Antonio Capellupo