FESTIVAL DEI POPOLI White Men, la tragedia degli albini neri
Per comprendere al meglio l'importanza e la necessità di un lavoro come "White Men" bisogna partire da due considerazioni:
gli albini neri esistono, non sono una leggenda, e
sono da sempre emarginati, allontanati dalla società e spesso dalle loro famiglie.
A questo va aggiunto che alcune credenze li ritengono figli del malocchio e causa di sciagure
: in Tanzania, a partire dall'autunno 2007, il governo ha proclamato "un'emergenza albini" in seguito ad una serie di omicidi (più di 60 in due anni) e aggressioni.
"White Men" racconta le vite di alcuni di questi uomini, li segue nella loro vita quotidiana fatta di visite mediche (la loro pelle è molto sensibile e il rischio-tumore alto), di violenze subite (all'ordine del giorno), di lotta per i loro diritti (c'è un'associazione locale che fa il possibile) e anche di impegno civile (Mr. White con le sue canzoni racconta i soprusi subiti).
E soprattutto c'è
la difficoltà di vivere una condizione simile in una cultura per alcuni versi arretrata, in cui si viene "segnati" già alla nascita ed esiliati, per crescere con il costante rischio di venire uccisi per fini "magici" (
si ritiene infatti che alcune parti del loro corpo abbiano poteri enormi e per ciò spesso vengono uccisi).
La scelta di girare il tutto (o quasi) in bianco e nero è
semplice ma forse inevitabile, e sicuramente evocativa.
Un documentario che apre gli occhi del pubblico su una tragedia troppo poco raccontata.17/11/2011, 20:45
Carlo Griseri