52 FdP - "L'Estate di Giacomo", la dolce avventura di due adolescenti
Estate 2011, fiume Tagliamento. Giacomo e Stefania, due adolescenti, trascorrono una lunga giornata alla scoperta della natura e di loro stessi. Tra i due giovani si crea un sottile filo di complicità, fatto di sguardi teneri, giochi infantili, camminate tra i boschi per, poi, culminare in un dolcissimo ballo alla festa del paese. La macchina da presa li accompagna, in maniera discreta, scandendo ogni loro movimento, ogni loro gesto, catturando l'essenza di un'estate di due adolescenti ormai prossimi al passaggio verso la vita adulta. Alla fine l'avventura di una giornata si tramuterà solo in un dolce ed amaro ricordo di un tempo già perduto, anche per l'arrivo di Barbara, la vera fidanzata di Giacomo, che gli indirizza un lungo messaggio d’amore.
Questo è il senso di "
L'Estate di Giacomo", opera prima di
Alessandro Comodin, una coproduzione italo-franco-belga, vincitrice del
Pardo d'Oro nella sezione
Cineasti del Presente della 46a edizione del
Festival Internazionale del Film di Locarno.
"
L'Estate di Giacomo" è un film al limite tra la finzione ed il documentario, fatto di lunghi piani-sequenza, un film che cattura lo spettatore per la sua semplicità e il delicato fluire delle emozioni, un'opera costruita sulla semplicità dei gesti e la genuinità dei sentimenti, che solo due adolescenti possono riuscire a trasmettere.
Alessandro Comodin riesce a far passare anche in secondo piano l'handicap di Giacomo, la sua sordità, come anche quella di Barbara, tramite la "forza d'amore" trasmessa dai protagonisti e dalla natura in tutto il film.
13/11/2011, 19:00
Simone Pinchiorri