FESTIVAL DI TORINO "L'era legale", ridiamoci su
La forma del
mockumentary (il finto documentario) è quella scelta da Enrico Caria per raccontare la Napoli di oggi con tutti i suoi problemi:
con ironia viene infatti raccontata la situazione del capoluogo campano nel 2020, quando - grazie all'azione del sindaco-eroe
Nicolino Amore - la città è diventata esempio in tutto il mondo per la sua lotta vincente contro degrado, crisi economica e criminalità.
Un racconto che diverte, punteggiato da interviste a personaggi veri o presunti, con alcuni volti noti che si sono prestati a giocare con il futuro (Isabella Rossellini è una fugace apparizione iniziale, Renzo Arbore ritorna in un paio di occasioni).
Quello che
non convince dell'operazione "L'era legale" è la commistione tra situazioni anche spassose e problematiche serie affrontate da personaggi autorevoli: il rischio concreto è quello che
le parole anche forti di magistrati impegnati come Piero Grasso o Enzo Macrì vengano svilite dall'inserimento in un contesto del genere.
Detto questo,
"L'era legale" resta un riuscito esperimento, insolito per il panorama italiano, che fa divertire anche molto grazie alla sentita interpretazione di Patrizio Rispo nel ruolo di Amore e (soprattutto) per
l'azzeccata scelta dei volti giusti per i personaggi minori.02/12/2011, 09:00
Carlo Griseri