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Intervista a Carlo A. Martigli, conduttore di "Sporchi da Morire"


Intervista a Carlo A. Martigli, conduttore di
Carlo A. Martigli
Lo scrittore e giornalista Carlo A. Martigli è protagonista del documentario "Sporchi da morire" di Marco Carlucci presentato a Napoli, alla presenza del Sindaco De Magistris, e al Cinema Aquila di Roma.

Non è la sua prima esperienza cinematografica, aveva già prestato volto e voce per alcune docu-fiction. Come mai è stato scelto?
Cercavano un personaggio abbastanza noto che conducesse l’inchiesta. Carlucci è il Michael Moore italiano.

Di cosa tratta il film?
Dei danni alla salute causati dagli inceneritori. E’ un argomento è interessantissimo, vengono proposti gli studi del professor Stefano Montanari e della moglie Antonietta Gatti, scienziati a livello di Nobel, che hanno scoperto le nano-particelle. Quando gli inceneritori trasformano i rifiuti e le parti metalliche, dal tungsteno, al radio, al piombo al mercurio, si producono polveri talmente sottili che non ci sono filtri di nessun genere capaci di trattenerli. Vengono ingerite attraverso la pelle e penetrano all’interno delle cellule dove si sviluppano i cosiddetti cripto tumori che insorgono in chi vive nei pressi degli inceneritori.

E come si potrebbe porre rimedio?
Più esiste la raccolta differenziata meno vengono usati gli inceneritori. Il business degli inceneritori è trenta volte quello delle centrali nucleari. Negli USA grazie a Paul Connet e Zero Waste sono arrivati al 70% della raccolta differenziata e si è smesso di costruire inceneritori. Anche in Danimarca non ce no sono più. In Austria invece è stato costruito un inceneritore vicino a un castello stupendo con un parco dove le mamme portano i bambini a respirare le nano-particelle. Gli inceneritori danno vita a interessi economici più o meno legali. De Magistris era riuscito a non fare costruire l’inceneritore a Napoli ma il sindaco di Giugliano si è offerto di ospitarlo. Ho imparato tantissimo da questo film, dovrebbe essere mostrato in tutte le scuole. Lo Sato dovrebbe occuparsi della prevenzione farebbe risparmiare molti soldi alla sanità.

Come vengono prodotte le nano-particelle?
Lavoisier ha stabilito che nulla si crea e nulla si distrugge. Se si brucia una tonnellata di tungsteno non lo si elimina ma diventa polvere sottili per una tonnellata di tungsteno.

Come si può evitare questo problema?
Bisogna incentivare la raccolta differenziata, è un problema politico, non solo tecnico. In Danimarca tutte le bottiglie di birra devono avere la stessa forma, in modo che possano essere riciclate indistintamente. A un’azienda tedesca che voleva importare bottiglie di birra con una forma diversa erano state applicate tasse talmente alte da farla desistere. Le confezioni dei medicinali hanno dimensioni esagerate, cartone, alluminio e plastica che vanno nei rifiuti. Nei supermercati acquistiamo merci di tuti i tipi con confezioni molto più voluminose del contenuto, gli involucri che eliminiamo sono un veleno. Occorrerebbero leggi ad hoc, ma vanno contro il mercato orientato al PIL e non al benessere. Viviamo in una società miope che non tiene conto del futuro, diventeremo tutti ammalati curati da medicine costosissime. Cinesi, indiani e russi ci sommergeranno completamente. E’ un film scomodo, di denuncia che andrebbe assolutamente visto.

Articolo sul documentario "Sporchi da Morire".

13/12/2011, 09:53

Ambretta Sampietro