"La fabbrica è piena", una tragicommedia in 8 atti
Spiazza (volutamente) la visione de "La fabbrica è piena", documentario di Irene Dionisio che parte dal racconto della demolizione della Fiat Grandi Motori, storica azienda torinese abbandonata da una quarantina d'anni, ma porta lo spettatore altrove.
Nell'ottobre 2010 inizia l'abbattimento della fabbrica, ritenuta vuota da decenni. La telecamera di Irene Dionisio però
scova qualcosa che la "riempie", le vite di Mihai e Andrei, due senzatetto rumeni che da qualche tempo hanno trovato rifugio lì, in
un precario equilibrio che la riqualificazione urbana dell'area - sorgerà un centro commerciale negli spazi "liberati" -
rischia di spezzare.
Insieme a loro anche un silenzioso veterano della fabbrica abbandonata, soprannominato l'amministratore delegato.
L'arrivo delle ruspe, il cambiamento prossimo e inevitabile diventano
l'occasione per Mihai e Andrei di riflettere sulle loro vite, su cosa li ha portati lì e su dove potranno ora spingersi.
Senza perdere la speranza che la loro "tragicomedìa" - come la definiscono loro stessi -
possa avere, prima o poi, in questa vita o quell'altra, un lieto finale. 07/03/2012, 12:22
Carlo Griseri