COLONNE SONORE - La collana della Sugar
Dopo l’acquisizione della mitica 
C.A.M., Creazioni Artistiche Musicali, il gruppo 
Sugar, la casa editrice e discografica indipendente di 
Caterina Caselli, mette a segno un altro colpo. A partire dal  13 marzo saranno disponibili i primi 
10 titoli, completamente rimasterizzati, del patrimonio di colonne sonore della storica etichetta della musica da film fondata nel 1956.
Dai sodalizi 
Federico Fellini e 
Nino Rota ("Amarcord", "8½", "La dolce vita") e 
Luchino Visconti - 
Rota ("Il gattopardo", "Rocco e i suoi fratelli"), dalle musiche di 
Stelvio Cipriani per "Anonimo veneziano" e di 
Ennio Morricone per "Il vizietto" a quelle di 
Luis Bacalov per il "Postino” e 
Riz Ortolani per il film cult "Mondo Cane", presentato in concorso a Cannes. E a proposito di 
Luis Bacalov, a metà anni Sessanta, con 
Ennio Morricone e 
Nico Fidenco, fondò  una piccola ma molto dinamica etichetta 
Parade, attiva dal 1966 al 1970. 
“La Sugar vuole non solo recuperare l’enorme ricchezza musicale della CAM, oltre ventimila brani e qualcosa come ventimila album prodotti, e metterla a disposizione attraverso i dischi e le piattaforme digitali, ma  continuare a produrre colonne sonore.  Quest’anno lo abbiamo fatto con 
Andrea Guerra per il film di 
Roberto Faenza, "
Un giorno questo dolore ti sarà utile", in cui partecipa 
Elisa, e con 
Franco Piersanti  per il nuovo lavoro di 
Bernardo Bertolucci,  "
Io e te",  ha spiegato in conferenza stampa  
Filippo Sugar, Chief Executive del Gruppo Sugar.
“Non solo. Accanto alla pubblicazione dei titoli, di prossima pubblicazioni altri 20, abbiamo pensato anche di portare la nostra musica in giro per il mondo attraverso spettacoli dal vivo e grandi eventi” ha aggiunto Caterina Caselli.
E’ toccato invece a 
Marco Muller, direttore in pectore del 
Festival del Cinema di Roma, da settimane al centro del caso che ha monopolizzato le cronache del cinema italiano, curare la prefazione della collana. “E’ un’iniziativa importante a dimostrazione che il cinema senza musica  sarebbe decisamente molto meno emozionante e coinvolgente. E poi quando un importante musicista ha lavorato con un importante cineasta (Nino Rota con Federico Fellini; Morricone con Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci e Sergio Leone; Angelo Francesco Lavagnino con Orson Welles; Angelo Badalamenti con David Lynch e Paul Schrader; Nicola Piovani con Nanni Moretti; Carlo Crivelli con Marco Bellocchio) ne è sempre scaturito un accordo tra forti personalità individuali, dove una grande musica rafforzava un grande film e viceversa. Di questo dobbiamo ringraziare i nostri grandi compositori”.
12/03/2012, 09:00 
Monica Straniero