Presentata l'edizione numero 27 del festival Da Sodoma a Hollywood
La 27a edizione del
Torino GLBT Film Festival – “Da Sodoma a Hollywood”, diretto da Giovanni Minerba, si svolgerà dal 19 al 25 aprile 2012 presso la Multisala Cinema Massimo.
L'evento speciale di inaugurazione avrà luogo presso la sala 6 dell'UCI Cinemas Lingotto la sera di giovedì 19 aprile.
Madrina della manifestazione sarà Chiara Francini, attrice rivelazione dell'anno alla 68^ edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia con il Premio Biraghi. A Torino avrà un doppio ruolo perché farà parte anche della giuria del Concorso lungometraggi.
FILM D’APERTURA
La coproduzione belga e olandese "Alle tijd (Time to Spare)", di Job Gosschalk (2011), aprirà il Festival. Il film è un’agrodolce commedia degli errori, spiritosa e sagace, che affronta il tema dei ruoli codificati e ragiona sulle nuove forme di affettività, con un finale a sorpresa commovente e pieno di aspettative.
Ospite d’onore della serata di inaugurazione sarà
Arisa.
FILM DI CHIUSURA
Concluderà il Festival "Let My People Go!" di Mikael Buch, commedia francese volutamente farsesca e kitsch in cui il regista gioca con gli stereotipi sul mondo gay e sul giudaismo, rifacendosi a maestri come Woody Allen e Wes Anderson. Carmen Maura, attrice feticcio di Pedro Almodovar, è la stralunata madre del protagonista.
OPERE E GIURATI
In programma circa 140 film da 35 nazioni. In evidenza gli Stati Uniti con 33 pellicole (film, corti e documentari). Tra gli europei: 10 titoli dalla Germania e dal Regno Unito, 8 dalla Francia, 5 dalla Spagna e 2 dall'Islanda.
L'Italia partecipa con 9 titoli (tra cui "Le coccinelle" di Emanuela Pirelli nel Concorso documentari e "Il mondo sopra la testa" di Peter Marcias nel Concorso cortometraggi). Poi 10 film dall'Estremo Oriente e 15 dall'America latina.
FOCUS
L’ultimo tabù, le “nostre olimpiadi”, dedicato al rapporto tra sport e omosessualità, è curato da
Paolo Colombo, giornalista La7, e presenta due puntate di “V-ictory”, trasmissione da lui curata, che due anni fa affrontarono la questione dell’omosessualità nello sport destando molto scalpore. Completano la sezione altri sette titoli che trattano questo difficile tema.
Gay in pantofole propone documentari sulla terza età di omosessuali, lesbiche e transgender: testimonianze su cosa significhi invecchiare e su quanto ricordi e passato del singolo diventino memoria collettiva della comunità GLBT, un viaggio a ritroso fatto di bellissime storie.
Per informazioni:
http://www.tglff.com/11/04/2012, 15:54