LEN - Pensieri e Storie di Tre Artisti Gardenesi
Si può ammettere con onestà che metà dell’opera di un documentarista risieda nella scelta del soggetto da riprendere. Partendo da questo presupposto Elia Romanelli non avrebbe potuto scegliere meglio i suoi personaggi da raccontare, capaci di declinare in
tre modi che non potremmo immaginare più differenti la figura dell’artista di montagna, dello scultore del legno.
Tone da Ludan è ciò che ti aspetteresti: quasi più artigiano che artista, felice di una gioia interiore, legato alla foresta e quasi “allievo” di ciò che la natura insegna. Il suo studio e il suo percorso riflettono il canone di uno scultore di montagna.
Aron Demetz rappresenta la nuova generazione e il legame con l’Arte contemporanea riconosciuta. Grazie al documentario seguiamo la preparazione per il suo allestimento alla Biennale di Venezia e scopriamo il concetto di tecnica (imparata e poi “dimenticata”) e di studio sui materiali.
Egon Moroder Rusina è un artista “politico”: sessantottino iscritto al partito comunista riporta il suo spirito di contestazione nell’arte che esprime, oltre che nella vita che vive, fino a far coincidere le due cose prima nella lotta e poi nella scelta di una vita da eremita.
Trovata la “materia prima” Romanelli compone un quadro scorrevole che trasmette attenzione e comprensione per i soggetti ripresi, soffermandosi spesso su particolari delle loro opere d’arte per consentirci uno sguardo a tutto tondo.04/05/2012, 11:00
Sara Galignano