Diario di bordo di "Operazione Vacanze"
Il film è stato girato a fine Settembre in Basilicata e si è concluso a Ottobre inoltrato, cinque settimane di riprese e per fortuna, grazie ai misteri meteorologici attuali, sembrava Agosto. Quindi nessun problema per le scene in mare, a parte l’essere immersi vestiti, con le correnti che allontanavano sempre più il nostro zatterone attrezzato, dagli attori. La seconda commedia per me, in scrittura e sul set. E’ stata un’ esperienza istruttiva e divertente, nonostante i tempi stretti, le mosche d’assalto, le corse e la fatica. Alla fine, tra finzione cinematografica e realtà giornaliera, c’era poca differenza. Cast e troupe, tutti alloggiati nello stesso albergo, a Porto Greco, dove si mangiava insieme e ogni sera lo spettacolo lo facevano gli attori, cantando e suonando per la felicità degli ospiti, i veri vacanzieri. Si perché l’albergo era in piena attività nonostante il periodo, gli ospiti hanno avuto molta pazienza con noi per le esigenze di ripresa, non ci sono mai stati problemi e siamo andati sempre d’accordo. Come non citare le battute che si ripetevano ogni sera tra i tavoli, da coppie di vacanzieri al cospetto di Jerry Calà e Umberto Smaila, dopo avergli chiesto la foto di rito, salutavano tutti con la classica battuta: “Ma lo sa che lei è meglio dal vivo ?!”. E loro che osservandosi ripetevano a voce alta: “Ma perché sono morto?!”. Bambini che correvano dietro ad Enzo Salvi, per ricevere battute o scatti fotografici, così come con Maurizio Mattioli e il suo autista, amico Piero, quasi gemelli, separati alla nascita?. Ammirazione per Valeria Marini, con tanti scatti e battute anche per lei: “E’ molto più bella qui che in televisione”. Qualcuno ha scambiato Francesco Pannofino per Umberto Smaila, ma poi vedendoli insieme gli hanno chiesto una canzone con dedica, scoprendo che Francesco (Pannofino) è anche un ottimo cantante, come Mattioli e Massimo Ceccherini, un insospettabile rocker. Insomma ogni sera lo spettacolo nello spettacolo, animava il villaggio. E meno male, perché noi della troupe, non potendo uscire dall’albergo per via delle alzatacce albeggianti, ci sentivamo in “prigione”, una reclusione dorata, ma sempre forzata, dentro il grande complesso alberghiero. Super controllati dal più giovane produttore d’Italia: Il ventiquattrenne, Andrea Iervolino, che aveva fatto sequestrare tutte le macchine a disposizione. Non è mai successo nulla di strano durante le riprese, a parte alcuni attori, tra i comici, che andavano e venivano senza preavviso per fare delle serate in giro per l’Italia e un virus intestinale che si è diffuso alla velocità della luce, allettando, uno dopo l’altro, tutto il cast e la troupe. Ma l’indomito regista, Claudio Fragasso, vero direttore d’orchestra, non si fermava di fronte a nulla, cambiando il piano di lavorazione ogni sera, insieme all’aiuto regista e a me. Il virus è sparito dopo pochi giorni, e le riprese si sono potute completare, anche grazie alla sottoscritta che ne ha girate una metà. Per gli amanti del gossip non posso nascondere amori e simpatie nate sul set, sia nella troupe che nel cast, ma questa è un’altra storia. Buon divertimento e se vi ho convinto, venite in vacanza con noi.
Rossella Drudi
Sceneggiatrice e regista della seconda unità
02/05/2012, 13:08