CAMPANIA IN-FELIX - Tra rifiuti tossici e interessi privati
Quanti documentari e quante inchieste negli ultimi anni (dal dopo-"Gomorra") abbiamo visto e seguito sulla situazione tragica in cui versa la Campania? Tanti, tantissimi. E forse è questo il problema principale di "Campania (In)Felix", bel lavoro di Ivana Corsale che però risente, per tutta la visione, di
una sensazione di già visto, di già sentito.
Il documentario fa' parlare in prima persona i protagonisti della quotidiana lotta contro l'inquinamento letale della zona, in particolare di quel "triangolo della morte" che unisce i comuni di Acerra, Nola e Marigliano.
La camorra ha per anni gestito la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti industriali provenienti dall’Italia del Nord, e la presenza massiccia e non regolata di scorie tossiche ha rovinato e continua a rovinare in modo irreversibile un terreno un tempo fertile, portando malattie e tumori a un sempre maggiore numero di persone che intorno a quella zona vivono.
Ben girato e con frequenti cartelli informativi che inquadrano il progetto,
"Campania (In)Felix" si inserisce in un "catalogo" già ampio senza sfigurare affatto ma anche - purtroppo - senza aggiungere all'argomento nulla di particolarmente significativo (anche per il poco approfondimento di alcuni passaggi).
04/06/2012, 08:30
Carlo Griseri