Il cinema di cioccolato al Premio Sergio Amidei
Sarà l’insolita quanto curiosa mostra
Il cinema di cioccolato. Il cinema raccontato attraverso le figurine delle aziende dolciarie ad anticipare alle ore 18.30 in Piazza Vittoria a Gorizia - la serata di apertura ufficiale del
Premio Amidei prevista alle ore 21 al Parco Coronini Cronberg.
Il legame cioccolato-cinema viene da molto lontano, anzi si potrebbe dire che sono cresciuti insieme.
Erano gli anni Dieci del Novecento quando, complici industrializzazione e urbanizzazione, un discreto benessere si diffondeva in fasce sempre più ampie di popolazione, favorendo la crescita dei nostri due protagonisti.
Il cinematografo, abbandonate le modeste origini ambulanti diventava “cittadino” e, con l’apertura di sale stabili nelle principali città conquistava fasce sempre più ampie di pubblico.
Le cioccolaterie a conduzione familiare con l’introduzione di macchinari a vapore si trasformavano in industrie e il cioccolato, un tempo oggetto del desiderio riservato a pochi, conquistava l’emergente borghesia.
Cinema e cioccolato, alla ricerca il di un partner con cui crescere, trovarono nelle figurine con le immagini delle dive e dei divi, l’anello di congiunzione.
La consuetudine di regalare figurine da collezionare con i prodotti dolciari si protrasse nel corso degli anni divenendo il canale privilegiato di diffusione delle icone del cinema, soppiantato solo negli anni Sessanta da altri mezzi pubblicitari.
Ad oggi sono circa 4.000 le figurine catalogate, prodotte da una settantina di aziende dolciarie italiane nel periodo compreso fra la metà degli anni Dieci e degli anni Sessanta.
Questo materiale è stato suddiviso in tre periodi: il cinema muto, dal sonoro alla seconda guerra mondiale, dagli anni Cinquanta in poi.
Ne risulta una curiosa rilettura della storia del cinema attraverso figurine che ci mostrano volti e mode dell’Italia del Novecento.e con l’Associazione culturale Bazar Mediterraneo di Gradisca d’Isonzo (Go), la mostra offre una curiosa rilettura della storia del cinema attraverso figurine che ci mostrano volti e mode dell’Italia del Novecento raccontate attraverso una raccolta di quasi 4.000 figurine catalogate sino ad oggi.
Prodotte da una settantina di aziende dolciarie italiane nel periodo compreso fra la metà degli anni Dieci e degli anni Sessanta, il materiale è stato suddiviso in tre periodi: il cinema muto, dal sonoro alla seconda guerra mondiale, dagli anni Cinquanta in poi.
18/07/2012, 18:54