Note di regia del documentario "Tralala"
Il progetto Kreppa Babies è stato sviluppato a partire dal 2008 all'interno di quello che noi definiamo il capitolo islandese cioe' una serie di progetti di video-arte che nella nostra permanenza in Islanda durata quattro mesi abbiamo portato a compimento.
Il nostro interesse per quel luogo nacque non tanto per le bellezze naturalistiche che caratterizzano l'isola ma perche' ci sembrava una metafora assolutamente attuale della società occidentale; geologicamente l'isola come e' risaputo e' nata dallo scontro della placca nord-americana con quello euroasiatica ed e' uno dei pochi luoghi al mondo dove la linea di congiunzione delle due placche e' nelle terre emerse e chiaramente visibile, questa frattura si divide da millenni di circa due centimetri l'anno creando cosi' una zona cuscino definita dai geologi "ground zero" che portera' nei millenni futuri ad una divisione dell'isola in due parti distinte. Da questo punto e' partita l'idea d'immaginare l'Islanda il luogo deputato ad una riflessione di quello che oggi divide e unisce il nostro "essere occidentali". Siamo entrati in contatto con la loro realta' sociale nel momento di transizione dall'essere il paese con il migliore tenore di vita a il percepire i primi segni di un inflazione e di una crisi imminente,ci affascinarono da subito elementi come la marcata tendenza matriarcale della societa', l'attenzione ai bambini come collante di famiglie allargate,la predisposizione ad un panteismo legato alla terra e ai suoi elementi in contrasto con una cultura luterana dell'obbedire e lavorare,la melanconia e la profondita' del loro spirito, la globalizazzione di matrice americana sempre piu' presente nel territorio che stride in relazione al marcato e orgoglioso attaccamento alle tradizioni e alle loro radici etniche ma che li rende comunque viaggiatori e recettori di continui stimoli culturali esterni nel segno dei loro avi vichinghi.
Durante la nostra permanenza siamo poi venuti a conoscenza di relazioni, filosofiche - esoteriche, tra l'immaginario della razza pura e lo sviluppo dell'arianesimo che ha caraterizzato l'avvento del nazismo e quanto sia latente la volonta'di preservare a livello genetico il gene islandese.
Abbiamo conosciuto infine le persone che con la loro testimonianza hanno data la struttura al progetto K.B.,grazie a una serie di aspetti di natura antropologica e folkloristica,ci hanno trasmesso l'illusione di un benessere diffuso a tutti i livelli, i miti e le consuetudini ancestrali di una comunità. Tutto questo compone il substrato economico-culturale di un'intera generazione di kreppa babies, "bambini della crisi", che muovono i loro primi passi su un terreno reso impervio e insidioso dai recenti sconvolgimenti economici mondiali: ecco quindi la manifestazione più nitida della nemesi storica, in cui le colpe dei padri - rei di avere aderito senza remore al sistema capitalistico occidentale e soprattutto di avere subito supinamente l'attrazione magnetica esercitata dagli Stati Uniti - ricadono inesorabilmente sui figli. Infatti, l'impianto di una sofisticata sovrastruttura finanziaria in un nazione scevra da vocazioni speculative e tuttora alla ricerca di collocazione politica sullo scenario mondiale ha sortito effetti collaterali devastanti: un azzardo pagato a caro prezzo da una realtà impreparata ad attutire gli scossoni del tracollo bancario americano del 2009.
Masbedo