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Note di regia del documentario "Le Crode di Dino"


Note di regia del documentario
Saranno le parole di Dino Buzzati e le immagini delle sue mon- tagne maestose a permetterci di «entrare, avventurarsi un poco fra le crode, toccarle, ascoltarne i silenzi, sentirne la misteriosa vita» (Dino Buzzati). Con Le crode di Dino, il XVIII Film Festival della Lessinia omaggia, a quarant'anni dalla morte, il grande bellunese: scrittore, giornalista e pittore. Tre “volti” della sua eclettica personalità, legati da un grande, grandissimo amore, quello per la montagna che sogna tutte le notti. Un legame che non si spezzerà mai e che diventa uno dei punti fermi del suo mondo poetico ed esistenziale. Il Buzzati alpinista le sfida, il Buzzati scrittore le racconta, il Buzzati pittore le disegna. Proprio le parole di Buzzati, raccolte in alcune interviste sulla montagna, ma anche le sue crode, cercheranno di raccontare emozionalmente quel senso di intimità segreta, quel senso dell'avventura e dell'ignoto che lo scrittore prova quando va sui monti. Un incedere di tensione metafisica e visionaria, la stessa che Buzzati dipinge e narra, sulle note di una delle sue pagine più belle e intense scritta nel 1956 per il Corriere della Sera, Ma le Dolomiti cosa sono?, che verrà letta dal vivo, e che è stata musicata da Giovanni Sollima in Canti Rocciosi per orchestra d’archi e coro alpino. Il breve omaggio raccoglie interviste televisive, fatte a Dino Buzzati e alla moglie Almerina, fotografie, immagini dei suoi quadri e video, realizzati tra le amate crode.

Maria Teresa Ferrari