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VENEZIA 69 - CLARISSE, le suore femministe


Liliana Cavani firma un breve ma efficace ritratto di un gruppo di suore clarisse


VENEZIA 69 - CLARISSE, le suore femministe
Liliana Cavani
Liliana Cavani incontra un gruppo di suore clarisse e si confronta con loro su temi importanti e fondamentali come la fede, il loro ruolo nel mondo e il loro rapporto con la Chiesa.

E' tutto qui, in breve, il nuovo lavoro della regista italiana presentato fuori concorso alla Mostra di Venezia 2012. Tutto qui, ma non poco: i 21' circa di durata volano ascoltando le interessantissime risposte che queste suore sanno dare, e allo spettatore viene inevitabilmente voglia di stare a "parlare con loro" ancora un po'.

Tante volte negli anni si sono visti film e documentari che hanno affrontato la vita monastica, ma praticamente sempre dal punto di vista maschile. Meno male che Liliana Cavani ha avuto la sensibilità e l'acutezza di volgere lo sguardo verso le donne, anche in questo ambito (forse più che in tanti altri) ghettizzate e sottovalutate.

Senza polemiche, con candore e sincerità ma anche con un malcelato (o, meglio, non celato) fastidio verso il clero le clarisse intervistate ammettono la misoginia della struttura ecclesiale, contrapponendola all'insegnamento universale di Gesù Cristo.

C'è poi spazio anche per parlare di come si comporterebbe Gesù se dovesse tornare oggi, e dell'importanza - anche nel mondo odierno - della preghiera. "E' la nostra unica arma - spiegano - un'arma debolissima apparentemente. La società, ma anche molti preti, per il fatto che noi stiamo qui a pregare ci ritengono inutili, ma noi crediamo molto nella nostra missione".

02/09/2012, 09:00

Carlo Griseri