Note di regia del cortometraggio "Cargo"
In un mondo in cui le donne sono trattate come merce e ogni sentimento nei loro confronti è negato, un ragazzino abituato a essere carnefice trova nella propria vittima l’unica possibilità di dar voce ai propri sogni e alla propria redenzione. Si aggrappa a un legame irreale. Si convince di essere il padre di un bambino che potrebbe essere di chiunque.
Ho voluto lavorare su questo paradosso, cercando di raccontare un brandello di vita diametralmente opposto a ciò che si legge nelle pagine della cronaca quando si parla di prostituzione, ma cercando di filmarlo con la crudezza e la sintesi di un pezzo di cronaca. Mostrando come due esseri umani possano avvicinarsi, malgrado siano sempre stati divisi da una rete invisibile.
Carlo Sironi