IL ROSSO E IL BLU - Una scuola Nuova per Piccioni
La scuola funziona sempre. E peggio va, meglio è. Almeno per il racconto cinematografico. In realtà, nel film di
Giuseppe Piccioni, le cose non vanno poi così male, o almeno sono nella media della situazione italiana. Il difetto maggiore è la mancanza di stimoli, di entusiasmo, di voglia, sia negli studenti sia nei professori, costretti gli uni a vedere un futuro nero, gli altri a guardare a un passato di sforzi inutili.
Grazie a un magistrale
Roberto Herlitzka, nei panni del professore di storia dell'arte, e alle belle interpretazioni di
Margherita Buy, la Preside, e di
Riccardo Scamarcio, il supplente di Lettere, il film di Piccioni riesce a scrivere una nuova e abbastanza originale pagina del "cinema a scuola".
Non soffermandosi troppo sul degrado e i disservizi, il regista cerca di mostrarci le persone coinvolte in un sistema e il loro rapporto con la scuola e con se stessi.
Tratto dal libro di
Marco Lodoli "
Il rosso e il blu", racconta non gli intrecci e gli scontri tra personaggi, bensì il loro personale rapporto con la scuola e con gli altri, alla luce di esperienze e caratteri diversi. Tutti, per un motivo o per l'altro, hanno le loro colpe se lo studio, l'insegnamento, l'apprendimento presentano lacune pericolose e non riescono ad assolvere la loro funzione.
A parte l'episodio del ragazzo romeno e della folle fidanzatina, che poco si miscela con il resto della storia, "
Il rosso e il Blu" riesce a soddisfare lo spettatore, strappando risate e qualche riflessione.
Tornare a parlare di "
Roberto Herlitzka" è doveroso. Questo film gli offre un personaggio con un carattere originale, vero protagonista del film. E lui, completamente libero da ogni maschera o costruzione, lo interpreta in maniera esagerata senza mai, come è suo costume, andare per un attimo sopra le righe.
In sala da venerdì 21 distribuito da
Teodora Film17/09/2012, 15:26
Stefano Amadio