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A Firenze la 2a edizione del Kibaka Florence Festival


A Firenze la 2a edizione del Kibaka Florence Festival
La seconda edizione del Kibaka Florence Festival, diretta da Matias Mesquita per l'Associação Angolana Njinga Mbande, propone nel cartellone della “50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze”, una full immersion di un giorno per conoscere i nuovi talenti del cinema africano. In programma quattro film, in anteprima nazionale, che hanno ricevuto numerosi riconoscimenti nei festival internazionali, e la presentazione del libro di Idanna Pucci, "Una vita per l'Africa-Pietro Savorgnan di Brazzà", che ha riscosso successo di pubblico e critica.

In particolare, da segnalare, la proiezione di "Africa Nera, marmo bianco" di Clemente Bicocchi, un film tratto dal capitolo "Journy to Congo: Speaking Truth the Power" del libro "Brazza in Congo: A Life and Legacy" di Idanna Pucci. Nel film, a cento anni dalla morte di Pietro Brazzà (1852-1905), il presidente del Congo-Brazzaville, Denis Sassou Nguesso, dà inizio alle trattative che mirano a trasferire i resti dell’esploratore pacifista dal piccolo cimitero di Algeri, nel quale era stato sepolto, allo sfarzoso mausoleo di marmo che contrasta spudoratamente con la povertà di Brazzaville. Ma ciò che la maschera dell’altruismo nasconde è la sfrenata lotta per la conquista del potere sulla nazione. Nipote dello stilista fiorentino, la scrittrice Idanna Pucci, dopo essersi dedicata allo studio della cultura balinese, inizia ad approfondire le vicende di Pietro Brazzà, dal quale la sua famiglia d'origine discende. Si impegna a fondo sia per diffondere gli ideali del suo antenato che per restituire al Makoko, re dei Batéké e grande leader spirituale africano, la perduta legittimità. Il regista e la scrittrice saranno presenti per introdurre il film.

Un altro film da non perdere è "O Heroi", di Zezè Gamboa, che racconta la tragedia dei mutilati di guerra in Angola. Il protagonista è Vitório, che a distanza di vent’anni dal giorno in cui è entrato nell’esercito, torna a Luanda con una protesi alla gamba, che ha perso a causa di una mina, a pochi mesi dalla fine della guerra. Il film ha vinto il Gran Premio del concorso World Dramatic del Sundance Film Festival.

17/11/2012, 10:16