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Note di produzione di "Quello che so sull'amore"


Note di produzione di
Il produttore esecutivo Avi Lerner della Millennium Films, artefice di successi quali “John Rambo,” “I mercenari,” “The Mechanic,” e dell’atteso “Conan The Barbarian,” dichiara: “Siamo stati felicissimi di aver Gabriele Muccino come regista di questa commedia”.
Il film č prodotto da Kevin Misher (“Nemico pubblico”), Jonathan Mostow (“Hancock”), Alan Siegel (“Giustizia privata,” “Machine Gun Preacher”), Gerard Butler, Heidi Jo Markel (“Trust,” “Solitary Man,”), e John Thompson (“I mercenari,” “Brooklyn’s Finest”). Danny Dimbort, Trevor Short e Avi Lerner della Nu Image/Millennium Films, produttori di successi commerciali quali “I mercenari,” “The Mechanic,” e il recente film drammatico “Trust,” oltre che del film in uscita “Conan The Barbarian” sono i produttori esecutivi insieme a Ed Cathell III (“Drive Angry 3D,” “Trust”).
La squadra di talenti dietro la macchina da presa č composta dal direttore della fotografia Peter Menzies Jr. (“Scontro tra Titani”), dallo scenografo Daniel T. Dorrance (“Max Payne”), dalla costumista italiana Angelica Russo alle prese con il suo primo film in lingua inglese, dall’addetto al montaggio Padraic McKinley (“17 Again,” “Charlie St. Cloud”) e dalla stimata direttrice del casting Denise Chamian (“Come l’acqua per gli elefanti,” “Salvate il soldato Ryan”).
Il film č stato girato a Shreveport in Louisiana nelle primavera 2011.
La storia di Quello che so sull'amore č iniziata letteralmente su un campo da gioco di Encino, California quando Jonathan Mostow, reduce dal successo di “Terminator 3: Le macchine ribelli,” si č offerto di fare l’assistente allenatore nella squadra di baseball di suo il figlio. In quell’occasione ha incontrato lo sceneggiatore Robbie Fox, autore tra gli altri di “Mia moglie č una pazza assassina” che all’epoca era il primo allenatore della squadra.
Ricorda Fox: “Nella primavera del 2004, Jonathan Mostow, un tizio che non conoscevo affatto, - regista e produttore cinematografico – č diventato per caso il mio assistente allenatore. Essendo entrambi di casa a ‘Hollywood, ho pensato che se fossimo andati d’accordo sul campo, forse un giorno avremmo potuto fare un film insieme”. Tuttavia, per riuscire a convincerlo a produrre il film, Fox ha dovuto trovare la “chiave giusta” per suscitare l’interesse di Mostow, che all’epoca aveva un contratto con Sony Pictures. L’idea del film gli č venuta in mente dopo aver mandato un messaggio e-mail ai genitori dei suoi giovani giocatori nel quale comunicava alcuni dettagli sull’allenamento del giorno seguente. Ricorda Fox: “Erano le 2 del mattino e dopo aver terminato il mio lavoro di scrittura, ho inviato una mail a tutti i genitori dei ragazzi , circa 25, nella quale dicevo ‘ Ricordo ai ragazzi, che domani c’č l’allenamento. Mi raccomando, siate puntuali e venite tutti.’ Alla 2.01 ho sentito l’inconfondibile ‘ding’ sul computer e ho pensato subito che come capita sempre quando ricevo una risposta immediata soprattutto a quell’ora della notte, o avevo sbagliato indirizzo e il server mi aveva mandato indietro il messaggio oppure per errore avevo scritto all’indirizzo del lavoro e il sistema automatico rispondeva dicendo che la persona non era in ufficio.” Ma Fox aggiunge: “In quel caso perň il messaggio arrivava veramente da una delle mamme dei miei ragazzi che scriveva - e questa battuta č restata nel film e viene scritta dal personaggio di Catherine Zeta-Jones - ‘Salve coach! Ancora sveglio a quest’ora?!” Fox continua sorridendo: “ Non ho risposto subito ma poco dopo mi č arrivato un altro messaggio che diceva – ‘So che ci sei! Saprai anche correre ma sicuramente non sai nasconderti! A quel punto, sono tornato a vestire i panni dello sceneggiatore, ho stampato i testi delle mail e il giorno dopo le ho fatte vedere il giorno dopo a Jonathan Moscow.”
Jonathan Mostow, autore e regista di film di successo quali “Breakdown-La trappola,” e “U-571” ricorda: “Un giorno tra un inning e l’altro, Robbie mi ha preso da parte e mi ha raccontato una versione piuttosto succinta del film: ‘Un ex giocatore di baseball – la storia era ancora ambientata nel mondo del baseball e non del calcio – in declino, padre divorziato con un rapporto non proprio buono con il figlio, cerca di fare almeno una cosa fatta bene e tenta di redimersi agli occhi del figlio accettando l’incarico di allenatore della sua squadra, ma finisce con l’andare a letto con le mamme dei suoi compagni.”
Mostow ride ricordando l’episodio: “Ho adorato subito l’idea centrale del film! Era una specie di premessa alla ‘Shampoo’ perché c’era giŕ tutta l’essenza del personaggio con tutte le sue implicazioni comiche. Appariva giŕ come una storia divertente e commovente al tempo stesso.”
Continua Mostow: “Ho detto a Robbie ‘Mi piace l’idea!’e ho chiamato il direttore di uno studio e gli ho detto ‘Che ne pensi di questa idea per un film?’”
Mostow conclude sorridendo, “E lui ha avuto la mia stessa reazione e nel giro di un giorno avevano trovato un accordo per lo sviluppo del film.”