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L'AngOLo StrAnieRo - FRANKENWEENIE per bambini ed esperti


I fan di vecchia data di Tim Burton conoscono la storia del suo nuovo film della Disney, in uscita nelle sale italiane giovedì 17 gennaio. Da un suo corto (con attori in carne e ossa) dei primi anni '80, il regista ha tratto un nuovo lungometraggio in stop motion. Da non perdere.


L'AngOLo StrAnieRo - FRANKENWEENIE per bambini ed esperti
"Frankenweenie" di Tim Burton
Quando il regista ha originariamente concepito l’idea del film, lo ha immaginato come un lungometraggio in stop motion, ma a causa de limiti imposti dal budget, nel 1984, ne ha fatto un cortmetraggio live action per la Disney.
"Lo stop-motion è reale, è possibile visualizzare questi pupazzi tridimensionali che si muovono in ambienti reali con questi puntelli reali che sono stati tutti realizzati a mano in modo da ricreare l'effetto finale di un movimento il più possibile fluido e spontaneo. Lavoro in stop-motion da 20 anni ed è ancora una magia vedere queste marionette che prendono vita e sono capaci di muoversi sulla scena come attori consumati”, dice il regista.
Con "Frankenweenie", il titolo è un gioco di parole tra 'Franken', in riferimento appunto a Frankenstein, e 'weenie', aggettivo americano che significa "sfigato, Tim Burton riprende la storia del giovane Victor e del suo cane Sparky. Quando il cane viene accidentalemente investito da un camion e muore, Victor prende spunto da una lezione di scienza per riportare in vita il suo amato cucciolo. Senza dimenticare i temi classici della sua filmografia, dalla natura freak dei protagonisti, all’intolleranza della società, le atmosfere dark e l’umorismo nero, Burton realizza una parodia del mito di Frankestein e dell'omonima pellicola del 1931. Ma soprattutto rende omaggio a tutto il cinema horror e di fantascienza. A partire dal professore di scienze, il signor Rzykruski, un evidente tributo a Vincent Price, l'attore morto nel 1993, noto per i leggendari horror 'La maschera di cera', 'Il mostro delle nebbie', fino ad una serie di innumerevoli citazioni ed autocitazioni, tra cui Godzilla, Dracula, Gremlins, L’uomo Lupo, La Moglie di Frankenstein.
Infine una fotografia in bianco e nero e il gioco di ombre e luci che richiamano l’espressionismo tedesco e il cinema di quegli anni, rendono ogni fotogramma una vera delizia. "Sono soddisfatto - ha dichiarato Tim Burton - perché tutte le varie componenti, hanno contribuito a dare vita ad una creazione veramente originale".

14/01/2013, 09:00

Monica Straniero