PAOLO VIRZI' - "Il mio TFF, un'utopia da realizzare"
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Un festival caldo e accogliente, sostanzialmente inalterato nell’identità, che tenterà di realizzare in nove giorni l’utopia di un cinema senza confini, dove lo spettacolo e l’intrattenimento popolare abitano nello stesso luogo dei percorsi d’autore, del documentario e del cinema sperimentale; ma anche un Festival 2.0, continuamente ‘connesso’ e fruibile dagli utenti del web”: ecco il Torino Film Festival di
Paolo Virzì, nuovo direttore presentato ufficialmente questa mattina a Torino.
La struttura del festival, ha assicurato il direttore, rimarrà sostanzialmente la stessa, ma con alcune interessanti novità.
La sezione Figli e amanti sarà sostituita da un breve ciclo di film italiani degli ultimi vent’anni, la cui proiezione sarà accompagnata da un incontro con gli autori e con storici, giornalisti e scrittori che rifletteranno sulla cultura, lo stile di vita e la storia contemporanea del nostro Paese. E
una seconda retrospettiva sarà dedicata a un cineasta italiano recente. "Il nostro è un cinema valoroso", ha commentato il regista.
Sul modello del festival di Telluride, ogni anno una personalità del cinema internazionale diventerà
Guest Director del festival e curerà personalmente una sezione specifica.
Inoltre, aggiunge Paolo Virzì, "perché il Festival sia davvero una festa,
da un lato abbiamo il progetto di rilanciare il Premio del pubblico, nel quale gli spettatori saranno invitati a votare i film del Festival, e dall’altro
stiamo studiando la maniera con cui dare un risalto affettuoso al momento dell’ingresso degli ospiti in sala, attraverso una formula nuova, spettacolare e informale, un caloroso benvenuto al quale partecipi anche il pubblico torinese".
05/02/2013, 17:19
Carlo Griseri