Note di regia de "La Città Ideale"
Generalmente non abbiamo alcun bisogno di rendere conto delle nostre azioni in maniera fedele. Non siamo obbligati all’esattezza. Anzi, il racconto che facciamo di noi e della nostra esperienza è alimentato da forzature e integrazioni, invenzioni e ornamenti che rendono il discorso forse meno vero ma sicuramente più avvincente.
Almeno, così crediamo. Possono capitare però nella vita dei momenti in cui le parole diventano cruciali. In queste occasioni, per fortuna rare, sbagliare una sillaba, mostrare delle contraddizioni, esibire incertezze nella ricostruzione degli eventi che ci sono accaduti, magari con una pronuncia perplessa, sono inciampi che possono segnare per sempre il nostro destino. La ricerca spasmodica della verità e la sua attestazione allo sguardo e all’ascolto degli altri, si pone allora, non solo come esperienza di conoscenza o come istanza morale, ma soprattutto come unica possibilità di salvezza.
Luigi Lo Cascio