SMETTERE DI FUMARE FUMANDO - L'ultima sigaretta di Gipi
Certi film sono adatti a sondare le ossessioni più profonde. In “
Smettere di Fumare Fumando”,
Gipi, al secolo
Gianni Pacinotti, si mette in scena in prima persona con una piccola camera digitale e ci porta al centro del suo tormentato rapporto con il tabacco che è iniziato quando aveva 14 anni. Girato in soli dieci giorni e costato solamente 350 euro, il film utilizza vari formati di ripresa, riuscendo ad entrare nel quotidiano dell’artista con ironia ma anche con profonda introspezione.
Il film è stato presentato al
Torino Film Festival ma non ha ancora ottenuto una sua distribuzione probabilmente per la sua caratteristica di “video – diario” che spaventa da sempre pubblico, esercenti e distributori. Quello di Gipi questa volta è un cinema che torna alle sue origini di video maker indipendente dopo l’esordio sul grande schermo con “
L’ultimo terrestre”, è un esperimento di cinema brut che gioca volutamente sullo spappolamento low – fi del digitale e sulla poca qualità dell’audio che non è professionale. Tutti primi piani, quasi sempre su Pacinotti, una faccia da attore mancato, battute al vetriolo in stile pisano ma anche tanto quotidiano e tanti pensieri sulla vita e sulla morte. La toscanità esce in molte scene, Gipi uccide il critico che si è infilato nel suo bagno di casa come in un film di Lynch, l’astinenza da nicotina verso il decimo giorno comincia a causare allucinazioni e il Pacinotti e la sua compagna si risvegliano al mattino con enormi teste di ippopotamo. Si gioca con gli amici e si scherza su alieni ed extraterrestri, altra ossessione dell’artista – filmaker. Il digitale serve anche a ripescare immagini e traumi dell’infanzia.
Molto toccante la scena dove Gipi va a Tirrenia a rivedere la casa delle vacanze, la stanza dove una notte di una felice vacanza si trasformò per lui in un incubo allucinante. L’episodio viene descritto anche nel fumetto “
LVDM, la mia vita disegnata male”. “
Smettere di Fumare Fumando” è un esperimento digitale, un video diario ben riuscito tra Bud Spencer e David Lynch, da vedere possibilmente senza sigaretta.
11/03/2013, 13:45
Duccio Ricciardelli