UNA VITA DA FILM - Il cinema può aiutare nella vita?
Nato storicamente in concomitanza con la filosofia di Nietzsche e la psicanalisi di Freud, il cinema ha rappresentato “l’altra faccia” del Novecento, secolo che più di altri – e in modo assolutamente nuovo – è ruotato intorno all’idea di libertà, ma anche di crisi e di instabilità, sul piano sociale e culturale così come su quello esistenziale.
Parte da questa riflessione "Una vita da film", ultimo libro scritto da Giovanni Piazza per Lindau, un volume che "analizza in modo semplice e discorsivo – usando le storie raccontate da sette film – i problemi e le sfide che la vita propone secondo l'innovativa formula del “
counseling filosofico”".
Per meglio capire il senso di questo libro è forse sufficiente citarne il sottotitolo: "Come il cinema e la filosofia possono aiutarci a vincere le sfide della vita". Tutto chiaro? Piazza ha scelto sette film famosi (nessuno italiano:
Il Gladiatore - Carlito’s Way - Se mi lasci ti cancello - Déjà vu - Oxford Murders - Una settimana da Dio - Io, robot) per introdurre altrettante riflessioni filosofiche sul mistero dell’esistenza che chiamano in causa
Aristotele, Marco Aurelio, Leibniz, Nietzsche, Heidegger, Wittgenstein, e tanti altri.
L'invito al lettore fatto dall'autore è quello di "fare della propria vita un film", nel senso ontologico e morale di
trasformare il proprio essere al mondo in un’avventura ricca di significato, carica di quel valore che solo la consapevolezza e la libertà possono conferirle.
Giovanni Piazza è docente di liceo di Storia e Filosofia e counselor filosofico. 30/03/2013, 10:16
Carlo Griseri