Inedito Wagner: in un documentario la storia
della Sinfonia perduta e ritrovata
“
Richard Wagner. Diario veneziano della Sinfonia ritrovata“ è il titolo del nuovo documentario di
Gianni Di Capua prodotto da Kublai Film in associazione con Tunastudio: il lavoro sarà
presentato in anteprima lunedì, 15 aprile alle ore 18 al cinema Rossini di Venezia alla presenza del regista e degli interpreti.
Un percorso narrativo che insieme ai dettagli del ritrovamento della Sinfonia in do riscopre particolari inediti dell’ultimo soggiorno veneziano di Richard Wagner e del rapporto tra il grande compositore tedesco e la città che più ha amato:
Venezia. "Lontano dall’essere un’agiografia del compositore tedesco, né tanto meno il tentativo di risolverne la complessità del pensiero musicale, il documentario racconta la vicenda articolata su più registri narrativi, alcuni evidenti, altri meno, altri ancora invisibili, restituendo in filigrana una storia d’amore tra le più intense e controverse di ogni tempo: quella tra Richard e Cosima Wagner", dichiara il regista Gianni Di Capua.
L’episodio al centro del documentario ricostruisce
l’esecuzione della Sinfonia in Do, un lavoro giovanile di Wagner creduto smarrito, che il compositore, nell’intimità famigliare, diresse la sera del Natale del 1882, nelle sale Apollinee del Teatro La Fenice, alla guida di un’orchestra formata dagli insegnanti e dagli allievi del Liceo Musicale Benedetto Marcello.
Fu
il suo ultimo concerto, ma anche un desiderio finalmente esaudito: riascoltare la partitura a cinquant’anni dalla sua prima esecuzione proprio nel giorno del compleanno di Cosima, l’amata moglie a cui l’evento era stato dedicato e tenuto malaccortamente nascosto.
Wagner scrisse la sinfonia a 19 anni perdendo traccia del manoscritto dopo averlo consegnato a Felix Mendelsshon. Soltanto nel 1877 alcune parti strumentali vennero rinvenute in una soffitta di Dresda all’interno di un baule; Anton Seidl, l’allora giovane assistente di Wagner, su incarico di questi, ricompose la partitura nel 1878. Molti anni dopo, diventato il celebrato direttore della New York Philharmonic, riferendosi a quella partitura Seidl dichiarò: "Così come ci si toglie il cappello davanti alla casa in cui Wagner è nato, in segno di rispetto per il luogo in cui il suo genio vide la luce, altrettanto faranno i musicisti del futuro quando avranno fra le mani – affascinati e sorpresi – questa sinfonia, pietra fondante di quella struttura che ha le sue chiavi di volta nel Tristan, nel Götterdämmerung e nel Parsifal".
“Richard Wagner. Diario veneziano della Sinfonia ritrovata“ è
un progetto transmediale declinato in un’app-documentario ed ispirerà una pièce teatrale. L’applicazione, disponibile oggi per Android e, da aprile per iPhone e iPad anche in lingua inglese in versione gratuita offre diverse modalità di navigazione tra cui gallerie di immagini inedite e una mappa di Venezia su cui sono visualizzati i punti d’interesse presenti nella narrazione con la possibilità di elaborare itinerari sulle tracce delle passeggiate compiute da Richard Wagner.
03/04/2013, 09:41