Note di regia di "In cerca del Movie Club"
La verità e il pretesto. Ho voluto iniziare il video mostrando tutte le mie cineprese e videocamere per introdurre un tocco di feticismo nonché ricordare, col meraviglioso ronzio del motore di precisione, che un mondo era scomparso perché oggi il digitale non fa più "rumore". E non solo quello percepito dalle orecchie ma anche quello, pastoso, vibrante, atmosferico, della materialità della pellicola, altro oggetto del mio leggero e nostalgico feticismo. Ed inoltre l'ho voluto iniziare, questo video, con una frase di J.-L. Godard: "ce n'est pas une image juste ma juste une image", che ancora rinvia ad un "feticismo" più alto, più intellettuale, che ha a che fare col "linguaggio" del video e del cinema del quale oggi siamo un po' orfani! Questo per introdurre la " malattia" che mi abita e che riveste il video sul Movie Club, questo cineclub torinese che visse fra il 1974 ed il 1984.
Iniziata questa avventura del rintracciare i personaggi che come operatori o spettatori vissero il tempo cinefilico del Movie, il puzzle di immagini si orientò in apparenza sul tema della storia del Movie ricordata e rivisitata soggettivamente dai 37 personaggi che sfilano di fronte alle mie diverse videocamere, ma, a ben vedere, più delle parole, del discorso, della memoria, il video vive del presente, in un instancabile piacere di incontrare in un tempo reale, ma parallelo, volti, voci, espressioni, presenze, frammenti di vite che sono il vero tema, la verità del presente.
Michelangelo Buffa