FESTIVAL DI LECCE - "Vita da non morire mai" di Silvana Maja
Tre donne: la produttrice Silvana Leonardi, la sorella della regista Carla Maja e la cineasta Francesca Palombelli si sono lasciate seguire dalla telecamera attraverso uno dei periodi più difficili della loro vita, la lotta quotidiana contro il cancro, E dimostrare che c’è una speranza, una via d’uscita, che, prima delle medicine, deve essere trovata nelle forze dell’anima.
Di solito il cancro imbarazza, spaventa, crea disagi ed invece
Silvana Maja riesce a trasmettere con grande verosimiglianza cosa c’è dietro alla malattia; le paure, gli effetti collaterali dei trattamenti chemioterapici, che spesso compromettono la qualità della vita, e le emozioni delle persone ammalate. “Ho sentito una sorta di desiderio di parlare di ciò che queste persone devono affrontare durante le cure. Ho pensato che questa parte di dolore poteva servire a noi che raccontiamo, e a chi si ammala per cercare la ragione profonda del male”, dichiara la regista.
Alcune immagini crude ma imprescindibili restituiscono la bellezza amara di un corpo femminile scalfito dalla malattia di tre donne che restano sospese tra un ciclo di chemio, i risultati delle analisi e il desiderio di non ridurre tutta la propria vita al cancro. Un lavoro coraggioso destinato a chi l'ha avuto e lo ha sconfitto, a chi sta ancora soffrendo, a chi vive vicino ad un malato, e allo spettatore per domandarsi il senso e il perché. E per ricordare chi non ce l’ha fatta.
Nel suo prossimo lavoro
Silavana Maja affronterà il tema della transizione di genere, “della transessualità degli uomini, in particolare. Racconterò – anticipa – la loro nuova condizione di donna ed i ricordi della vita prima dell’operazione”. Lo farà incontrando nuove storie di uomini dal corpo segnato e messo a nudo dal suo obiettivo.Silvana Leonardi, Carla Maja, Francesca Palombelli.
11/04/2013, 13:42
Monica Straniero